Liguria. In Liguria il 10,8% delle persone che prenotano una visita o un esame presso la sanità pubblica non si presenta all’appuntamento senza comunicare la disdetta. A comunicare il dato è l’assessore regionale Angelo Gratarola discutendo un ordine del giorno presentato da Brunello Brunetto, consigliere regionale ed ex primario del pronto soccorso di Savona, che impegna la giunta a prendere provvedimenti per disincentivare questa “cattiva abitudine”.
Il documento è stato approvato quasi all’unanimità, con la sola astensione di Selena Candia (Lista Sansa).
“È una mancanza di educazione, al netto di cause di forza maggiore, ma esiste un po’ di superficialità – spiega Gratarola -. Al di là dell’aumento dell’offerta la domanda va responsabilizzata, non solo in termini di prescrizioni, ma anche sul lato dei cittadini. Non si può pensare di andare o non andare a fare un esame a seconda dei gusti: non lo facciamo al ristorante, figuriamoci per la salute”.
Tra le soluzioni allo studio della cabina di regia istituita dalla giunta Toti e diretta da Enrico Castanini – ha anticipato l’assessore in aula – c’è l’invio di un messaggio il giorno prima per ricordare ai pazienti l’appuntamento, ma anche il pagamento obbligatorio del ticket, anche in caso di prestazioni non effettuate, come forma di sanzione “per scoraggiare questo malcostume”, una misura che in realtà era già contemplata nel piano sociosanitario 2019-2021.
“Con sempre maggiore frequenza – ricorda Brunetto – si verificano episodi in cui gli utenti non provvedono a disdire le prenotazioni delle visite sanitarie, con la conseguenza di alimentare in maniera ingiustificata le liste di attesa e facendo quindi impiegare inutilmente al servizio sanitario regionale risorse umane ed economiche che potrebbero essere impegnate altrimenti. Sono soddisfatto che l’assemblea legislativa della Liguria abbia approvato il mio ordine del giorno che impegna la giunta regionale ad assumere i più idonei provvedimenti affinché venga disincentivata la cattiva prassi di diversi utenti di non disdire le prenotazioni delle visite sanitarie, soprattutto laddove ricevano un ‘recall’ 12 ore prima della visita prevista”.
“È evidente che ci troviamo di fronte a una casistica costante nel tempo, ma saremmo un po’ miopi per non andare a vedere cosa c’è dietro – ha sottolineato Luca Garibaldi, capogruppo del Pd -. Una parte sicuramente è cattivo costume, va ridotta e sanzionata. Ma di fronte a una situazione di difficoltà molto importante di accesso alle prestazioni, non escludo che ci sia una parte di rinuncia alle cure. Se le soluzioni non fossero strumenti sanzionatori sarebbe meglio”.
“Voterò convintamente, ma Gratarola e Brunetto mi fanno molta tenerezza – ha commentato polemicamente Sergio Rossetti di Azione -. La Regione Liguria, spendendo 60 milioni di euro all’anno per la digitalizzazione della sanità, scopre che potrebbe mandare un sms”.
Più critica, invece, Selena Candia della Lista Sansa: “Si scarica troppo la responsabilità sugli utenti”, ha detto scatenando le proteste di Brunetto che l’ha accusata di fare demagogia. La consigliera ha chiesto di aggiungere l’invio di sms agli utenti nell’impegnativa, richiesta che non è stata accolta.