Cengio. La giunta comunale di Cengio dice no al parco eolico di Monte Cerchio.
Come noto il Comune di Cengio, insieme ai Comuni di Cairo Montenotte e Saliceto, è interessato dalla richiesta di installazione del Parco eolico del Monte Cerchio “della potenza complessiva di 43,4 MW, suddivisi in 7 aerogeneratori, di cui 2 da collocarsi sul territorio del Comune di Cengio, in vicinanza ai nuclei abitativi di località Marchetta”.
“L’amministrazione di Cengio è ed è sempre stata favorevole a promuovere l’energia pulita e sostenibile, ma non distruggendo il territorio ed è per questo che si è dichiarata sin da subito fermamente contraria all’intervento – si legge nel documento – Pur condividendo la necessità di accelerare la transizione da fonti fossili a fonti rinnovabili, ciò deve avvenire sulla base di regole certe e nel rispetto dell’ambiente. Il processo di transizione energetica deve essere sviluppato di concerto a quello della transizione ecologica tutelando le zone di valore paesaggistico, ambientale, storico, agricolo e turistico presenti sul territorio e con la partecipazione e il coinvolgimento attivo delle comunità”.
Il Comune di Cengio è convinto “che il contributo al raggiungimento degli obiettivi posti dall’Agenda 2030 debba arrivare da atti di responsabilità da parte delle Comunità locali e non da imposizioni calate dall’alto”. Per raggiungere tali risultati l’amministrazione ritiene “sia indispensabile e strategico incidere sull’efficientamento energetico e sulla riduzione dei consumi e allo stesso tempo promuovere azioni che pongano rimedio all’assenza di politiche di gestione dei grossi impianti, orientando la politica energetica comunale verso la generazione diffusa di energia, anche attraverso la riqualificazione energetica degli edifici comunali, dell’illuminazione pubblica”.
“Il progetto della società Windtek di Torino è apparso fin da subito non chiaro e lacunoso sotto diversi profili, come l’amministrazione ha avuto modo di evidenziare già nelle osservazioni presentate alla Regione Liguria, nell’ambito del procedimento di sottoposizione del progetto a valutazione ambientale. L’ubicazione degli aerogeneratori 6 e 7 risulta a ridosso dei nuclei abitativi di località Marchetta. Tali nuclei sono composti da abitazioni di tipo rurale recentemente rinnovate e ripopolate proprio in funzione delle loro caratteristiche agresti e contadine. Infatti i residenti di tali nuclei praticano attività agro-silvo-pastorali e rappresentano una generazione di ritorno, che si è reinstallata su queste terre per scelta proprio per poter condurre (e far condurre ai propri figli) una vita tranquilla, in un territorio sano dal punto di vista ambientale, nel rispetto della natura e degli ecosistemi esistenti. Queste persone rappresentano un punto di forza dei territori isolati, ne sono i tutori e i preservatori. L‘installazione di aerogeneratori di così tale imponenza creerà un impatto visivo e acustico tale da modificare in negativo la qualità della vita nei nuclei abitati interessati”.
“Il progetto è destinato a stravolgere del tutto la percezione paesaggistica di luoghi già da tempo apprezzati per la gradevolezza degli orizzonti e per un modello di sviluppo improntato alla qualità della vita a diretto contatto con l’ambiente naturale – si legge ancora nella delibera di giunta – L’impatto ambientale e storico-paesaggistico è elevato e difficilmente mitigabile, basti pensare che: la collocazione degli aerogeneratori di altezza complessiva superiore ai 200 m su cime che vanno dai 600 ai 770 m comporterebbe un impatto rilevante anche in relazione alla estrema vicinanza con l’Alta Langa confinante, andando a superare le cime più alte della stessa; che il sito di intervento é circondato da aree soggette a tutela ambientale di natura SIC e ZSC (ZSC e SIC IT1321205 Rocchetta di Cairo, ZSC e SIC IT1322223 Cave Ferrecchi, ZSC e SIC IT13222119 tenuta Quassolo, SIC e ZSC IT1322304 Rocca dell’Adelasia) nonché dal Parco Regionale di Piana Crixia e la Riserva Naturale delle sorgenti del Belbo, oltre che della ‘Torre di Rocchetta’; verrebbero abbattuti quattromila alberi per la realizzazione delle strade boschive, senza contare i danni alla vegetazione (rovere castagno frassino) per realizzare le piazzole dei vari impianti, in zone ripide, con frane in atto”.
“Durante gli incontri propedeutici alla valutazione della proposta di realizzazione del progetto, il Comune di Cengio, così come i Comuni di Cairo Montenotte e Saliceto e le numerosissime associazioni dei territori ligure e piemontese coinvolte in questo percorso, ha rimarcato l’insussistenza di un rapporto costi-benefici tale da giustificare un’operazione di una portata tale che stravolgerà in modo significativo e permanente la morfologia delle zone interessate”.
Alla luce di questi motivi, l’amministrazione del sindaco Francesco Dotta ha emanato una delibera con cui esprime, all’unanimità, la propria “ferma e decisa posizione contraria alla realizzazione del progetto del parco eolico del Monte Cerchio”.
Il documento sarà discusso in consiglio comunale.