Liguria. Davide Natale, segretario regionale PD Liguria, Simone Ziglioli, responsabile lavoro segreteria PD Liguria e Matteo Bianchi, responsabile economia segreteria PD Liguria, vanno all’attacco della Regione in merito all’occupazione: “Il presidente Toti, dà una lettura dei dati Istat sull’occupazione in Liguria che non rispecchia affatto la realtà, ma si incentra nello strumentalizzare i dati solo per intestarsi falsi meriti. Tutta Europa segna, dalla fine dell’emergenza Covid, record occupazionali, ma nessun amministratore locale Europeo sembra così convinto di avere il merito esclusivo di questi risultati”.
“Solo Toti fa propaganda intestandosi così testardamente i risultati, senza peraltro spiegare quali sarebbero le politiche totiane che avrebbero fatto aumentare l’occupazione: forse il disastro nella sanità? Forse il continuo esodo di giovani qualificati verso le città del Nord o all’estero per studiare e lavorare? Forse il disinteresse con cui ignora le crisi industriali? Forse i pestelli gonfiabili sul Tamigi?”, si chiedono dal Pd.
“Il grosso problema di questi dati è che continuano a non crescere i redditi dei lavoratori liguri e su questo la Regione amministrata da Toti è inerte – aggiungono – Rimane alto il numero degli incidenti sul lavoro, e la Regione guidata da Toti non assume personale sufficiente preposto a controllare le aziende. Inoltre non si investe sull’apparato produttivo e industriale, che potrebbe tornare a essere il traino dell’economia ligure e che resta un comparto in grado di produrre lavoro di qualità; palese è l’esempio savonese dove si sono persi solo nel comparto industriale 2000 posti di lavoro”.
“La crescita del lavoro indipendente, spesso, non è figlia di scelte del lavoratore, ma nasconde forme mascherate di lavoro precario che si sostituiscono al lavoro dipendente tradizionale a discapito dei diritti e dei salari dei lavoratori. In Liguria serve una forte azione per la sicurezza sul lavoro e un piano straordinario per i giovani, a partire dall’esigenza di dare risposte ai Neet (i giovani che non studiano e non lavorano), e per trattenere in Liguria i troppi giovani che emigrano per studio e lavoro. Porteremo avanti le nostre politiche e continueremo a contrastare le scelte scellerate e miopi del centrodestra ligure. Vogliamo un lavoro meno precario, più sicuro, con retribuzioni adeguate per dare dignità e futuro a tutti i Liguri”, concludono.
“I Giovani Democratici di Savona sono profondamente preoccupati per la grave crisi industriale e lavorativa che sta colpendo la Liguria. Mentre le fabbriche chiudono e le imprese lottano per sopravvivere, il Presidente Toti e la sua amministrazione sembrano ignorare
completamente questa situazione allarmante. Il crescente numero di giovani costretti a lasciare la regione in cerca di opportunità lavorative è un fenomeno preoccupante. La mancanza di azioni efficaci da parte del governo regionale sta portando a un futuro sempre più incerto per la nuova generazione – aggiunge Andrea Ferrari, segretario GD Savona. Le politiche del presidente Toti hanno dimostrato di essere inefficaci nel fronteggiare questa crisi, lasciando i giovani senza prospettive e costretti a emigrare altrove in cerca di lavoro”.
“Questo rappresenta un vero abbandono da parte delle istituzioni regionali, che dovrebbero invece creare opportunità e sostenere l’occupazione giovanile”.
“Chiediamo al presidente Toti di smettere di ignorare la realtà e di ascoltare le esigenze della nuova generazione, adottando misure concrete per affrontare la crisi industriale e lavorativa che sta devastando la Liguria. È urgente implementare politiche di sviluppo economico e di sostegno all’occupazione, altrimenti il futuro dei giovani liguri sarà sempre più incerto”.
“È un grave errore da parte del Presidente Toti e dell’amministrazione di centro destra sottovalutare il contributo e le preoccupazioni della nuova generazione. Non resteremo in silenzio mentre la nostra regione collassa: ci mobiliteremo e faremo sentire la nostra voce fino a quando non vedremo azioni concrete da parte delle istituzioni” conclude.