Varazze. Tutto pronto per mercoledì. Il 20 marzo, infatti, anche Varazze celebrerà la Giornata mondiale della Francofonia. Persone e paesi legati dalla lingua d’Oltralpe.
Questa data fa riferimento alla nascita, il 20 marzo 1970 a Niamey (Niger), de l’Agence de coopération culturelle et technique (Agenzia di Cooperazione culturale e tecnica), poi diventata l’Organisation internationale de la Francophonie (l’Organizzazione Internazionale della Francofonia).
Dagli anni ’90, l’evento viene celebrato ogni anno creando un’occasione di incontro per gli amanti della lingua Francese in Italia e all’estero.
All’istituto comprensivo “Nelson Mandela” di via Garibaldi a Varazze un pomeriggio da trascorrere insieme. Dalle 15 alle 18 e 30 per parlare francese, cantare e ballare.
Sempre il 20 marzo si terrà un incontro presso l’istituto secondario di primo grado “Fabrizio De Andrè”, con giochi e situazioni ludiche per avvicinarsi alla lingua francese.
“L’iniziativa – interviene il sindaco Luigi Pierfederici – assume nel nostro Comune un valore aggiunto essendo la Città di Varazze gemellata con il Comune di Roussillon e per i rapporti costanti tra la nostra scuola e quella francese per cui è importante la conoscenza, soprattutto per i nostri ragazzi, di entrambe le lingue per avere un maggiore scambio culturale. Ringrazio i docenti dell’istituto ‘Fabrizio De Andrè’ che si sono impegnati per la realizzazione del progetto Erasmus che contribuisce all’arricchimento formativo delle nuove generazioni”.
I nostri ragazzi vi aspettano numerosi per condividere giochi, balli e canzoni… en français bien sûr!
“La nostra scuola è legata alla Francia. Da anni ci sono interscambi tra gli studenti – sottolinea l’assessore all’istruzione Mariangela Calcagno – curiamo progetti e iniziative. Uno di questi è proprio quello di mercoledì pomeriggio aperto a famiglie e ragazzi. Nell’ottica della conoscenza delle lingue sta il miglioramento della vita civile nella nostra Europa. I territori, le usanze e i costumi possono così essere patrimonio di più ragazzi e offrono la possibilità di ulteriori riflessioni sulla vita comunitaria”.