Analisi

Vaccino Covid, la campagna italiana è stata un flop ma la Liguria è sopra la media nazionale

I dati della fondazione Gimbe: "Clamoroso fallimento, colpa anche della continua disinformazione sull'efficacia dei vaccini"

open day vaccino covid

Liguria. In Italia la campagna di vaccinazione contro il Covid per questa stagione invernale è stata un “clamoroso flop”. A definirla così, in base ai dati estratti dalla dashboard del ministero della Salute, è la fondazione Gimbe che ha realizzato un’analisi indipendente per valutare il nostro posizionamento rispetto agli altri Paesi europei, coinvolti in uno studio dell’European Centre for Disease and Control (Ecdc) per il quale l’Italia “inspiegabilmente” non ha trasmesso i dati richiesti.

L’analisi si è concentrata sulla copertura degli over 60, considerati i soggetti più a rischio di complicanze gravi in caso di contagio, insieme alle persone fragili per via di situazioni patologiche concomitanti. Nella fascia 60-69 anni l’Italia ha raggiunto il 5,7%, la fascia 70-79 anni è protetta all’11%, gli over 80 sono fermi al 14,4%. In tutti i casi si tratta di risultati molto modesti considerato che, per le coorti più anziane, la Danimarca è addirittura all’88,2% e diversi Paesi (Irlanda, Olanda, Portogallo, Spagna, Finlandia, Norvegia, Belgio) hanno superato di gran lunga il 50% della popolazione target. La Penisola è in compagnia dei Paesi dell’Europa dell’Est, ma anche il Liechtenstein ha fatto peggio e la Francia non è stata molto più performante (15,4% nella fascia 60-69 anni, 34,6% per gli over 80).

In questo quadro come si classifica la Liguria? Un po’ meglio della media nazionale, anche se i numeri restano molto bassi. Sulla popolazione di 60-69 anni la nostra regione ha raggiunto una copertura del 6,2%, sulla fascia 70-79 anni siamo all’11,8%, sugli over 80 il risultato è 14,9%. In vetta alla graduatoria c’è la Toscana che arriva al 26,3% sui più anziani, all’ultimo posto la Sicilia che non arriva nemmeno al 2% sugli ultraottantenni.

Per la fondazione Gimbe si tratta di un sostanziale fallimento. “L’analisi dei dati e i confronti con il resto dell’Europa – spiega il presidente Nino Cartabellotta – documentano un clamoroso flop della campagna vaccinale anti-Covid nella stagione autunno-inverno 2023-2024, nonostante le raccomandazioni della circolare del ministero della Salute del 27 settembre 2023 che ha fatto seguito a quella preliminare del 14 agosto 2023. Purtroppo, al fenomeno della stanchezza vaccinale e alla continua disinformazione sull’efficacia e sicurezza dei vaccini, si sono aggiunti vari problemi logistico-organizzativi: ritardo nella consegna e distribuzione capillare dei vaccini, insufficiente e tardivo coinvolgimento di farmacie e medici di famiglia, mancata chiamata attiva dei pazienti a rischio, criticità tecniche nei portali web di prenotazione”.

“E se da un lato è evidente che molti di questi problemi dipendono dalle Regioni, come documentato dal gap Nord-Sud, il confronto con i paesi europei inclusi nel report dell’Ecdc dimostra che anche le regioni italiane con i tassi di copertura più elevati sono molto indietro rispetto ai Paesi europei dove la campagna vaccinale ha funzionato. Segnale evidente – conclude Cartabellotta – che della campagna vaccinale anti-Covid le istituzioni centrali hanno parlato poco e a bassa voce, peraltro disturbata dal rumore di fondo di quei politici che hanno alimentato la sfiducia nei vaccini per non perdere il consenso della frangia no-vax”.

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