Post derby

Priamar Liguria, tutta la grinta di mister Cella: “Possiamo ancora riaprire il discorso playout, io espulso a causa di un’incomprensione”

Il tecnico ha commentato la prestazione offerta dai suoi contro il Città di Savona proponendo inoltre una riflessione riguardante le differenti possibilità economiche tra realtà facenti parte della Prima Categoria

Savona. Una sconfitta pesante che tuttavia lascia immutate le speranze di salvezza. Ieri pomeriggio presso “l’Andrea Picasso” di Quiliano Città di Savona e Priamar si sono affrontate in occasione della diciottesima giornata del campionato di Prima Categoria (girone “B”). A prevalere sono stati i biancoblù con un netto 5-1 ma, complici le sconfitte delle altre squadre in lotta per non retrocedere, la squadra di mister Mario Cella ha mantenuto un distacco di 6 punti dal Lido Square penultimo.

“Venivamo da tre partite in cui abbiamo fatto abbastanza bene – ha dichiarato nel post-gara l’allenatore della Priamar -, la squadra mi sembrava avesse cambiato un po’ la rotta se non altro come mentalità. Il primo tempo odierno non credo sia stato così negativo, siamo riusciti a riequilibrare la gara e fino al 2-1 non abbiamo corso tantissimi pericoli. Purtroppo abbiamo subito due gol a causa di errori individuali, poi sono stato costretto ad operare quattro cambi tra un tempo e l’altro quasi tutti dettati da infortuni. Questo credo che sia record”.

In seguito Cella ha proseguito il suo intervento guardando al futuro: “Ora si chiude una parentesi e se ne apre un’altra. Domenica avremo un incontro sulla carta proibitivo contro la Vadese, ma il nostro campionato deve andare avanti perchè ci dobbiamo credere. Siamo ultimi ma sappiamo che possiamo ancora riaprire il discorso playout se riusciremo a conquistare qualche punto in più negli scontri diretti che ci attendono prossimamente”.

Successivamente l’intervistato ha analizzato le scelte tattiche operate dal momento in cui gli è stata affidata la panchina della Priamar: “Come premessa ci tengo a dire che il mio predecessore Travi ha svolto un ottimo lavoro. Personalmente penso di aver dato più vitalità ai ragazzi, più aggressività. Forse siamo un po’ meno belli rispetto a prima ma più coriacei. Sono curioso di vedere la mia squadra contro avversari un po’ più alla portata. Ora ci aspetta la Vadese che è di nuovo nei quartieri alti, poi arriveranno partite contro squadre di livello differente”.

Cella ha sottolineato poi una delle differenze fondamentali tra la Priamar ed altre squadre iscritte al medesimo campionato: “La Prima Categoria quest’anno vive su realtà che non c’entrano niente con questa dimensione. Tra i miei ragazzi non ce ne sono più di tre o quattro che percepiscono il rimborso spese, tutti gli altri vengono per passione. La mia non è una polemica, ma oggi abbiamo affrontato una squadra con la maggior parte dei giocatori stipendiati. Credo sia giusto rimarcarlo”.

Infine l’intervistato ha spiegato i motivi che gli sono costati l’espulsione dal campo: “Ho avuto una parola di troppo con un giocatore del Città di Savona che credo abbia dimostrato un’antisportività fuori dal normale. Dopo l’ennesima entrata l’arbitro ha fischiato contro di noi e io gli ho urlato qualcosa. Il direttore di gara, pensando mi fossi rivolto a lui, mi ha espulso. Ho ammesso di essermi rivolto in malo modo al giocatore, ma non all’arbitro. Sinceramente spero di non subire una sanzione eccessiva in vista delle prossime partite”.

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