Eccellenze

La piana albenganese protagonista a MyPlant & Garden: tour incoming e nuovi mercati esteri

Visite guidate e incontri nelle aziende, momenti di confronto e condivisione tra florovivaisti e buyer esteri

Ponente. Croazia, Romania, Svezia, Svizzera, Slovenia, Polonia, ma anche Turkmenistan, a confronto con l’Italia florovivaistica, attraversando i campi di fiori e piante della Liguria, in occasione di MyPlant & Garden, la più importante fiera professionale dell’orto-florovivaismo, del garden e del paesaggio a Fiera Milano Rho, da oggi fino a venerdì 23 febbraio.

Questo è stato il Tour incoming per operatori commerciali esteri organizzato ad Albenga, da Cia-Agricoltori Italiani con la sua Associazione Florovivaisti Italiani e in collaborazione con Agenzie ICE. Due giorni, il 19 e 20 febbraio, contrassegnati da visite guidate e incontri nelle aziende, momenti di confronto e condivisione tra florovivaisti e buyer esteri per rafforzare il valore di un settore non salvo dagli effetti dei cambiamenti climatici come dalle ripercussioni di una crisi economica e di mercato che, dalla pandemia a oggi, è stata solo un crescendo di costi di produzione ai massimi storici e dinamiche geopolitiche non favorevoli a export e import.

E dunque, MyPlant & Garden – dove Florovivaisti Italiani-Cia è presente al Padiglione 12 Stand M13 – a fare da “appuntamento strategico per rilanciare l’opportunità del Tour incoming e soprattutto per creare nuove sinergie a livello europeo, e non solo, conoscendo più da vicino tante delle produzioni che fanno l’eccellenza del settore riconosciuta all’Italia da tutto il mondo. Ecco perché la scelta dell’area del ponente ligure fino ad Albenga, dove un clima mite e soleggiato per buona parte dell’anno, permette da sempre di coltivare per lo più all’aperto e di avere colture di qualità e piante molto forti”.

Attenzione particolare alla piana albenganese, visto il potenziale produttivo di 3 miliardi di piante, divise fra aromatiche di tutte le dimensioni e fiorito, e che da trent’anni arrivano sul mercato estero.

In rappresentanza del savonese, e in particolare del ponente, “L’Ortofrutticola” di Albenga, la più grande cooperativa agricola della Liguria con circa 600 aziende agricole associate e oltre il 60% di superficie coltivabile della piana ingauna. A MyPlant & Garden la cooperativa esporrà l’intera varietà di piante in vaso, floreali e aromatiche (queste ultime anche confezionate recise), provenienti dalle aziende agricole presenti nel territorio. I visitatori che si recheranno sullo stand troveranno i prodotti e un team di specialisti in grado di soddisfare qualsiasi richiesta di informazioni.

Inoltre, a MyPlant & Garden verrà lanciata anche la nuova piattaforma di ecommerce B2B dedicata ai clienti de L’Ortofrutticola. Un ulteriore segnale per facilitare e semplificare i rapporti commerciali con i propri clienti internazionali.

“Il florovivaismo è l’espressione di una agricoltura multifunzionale, capace di generare esternalità positive per il bene della comunità e dell’ambiente, e lo rimane nonostante i rincari e le grandi difficoltà economiche che il settore attraversa” afferma Gianluca Boeri, presidente di Coldiretti Liguria.

“Il richiamo alla Liguria, quando si parla di florovivaismo, è più che dovuto: un fiore su tre, in Italia, infatti, proviene dalla nostra regione. La terra che prende il nome di Riviera dei fiori simboleggia l’emblema della professionalità e della tradizione nel comparto floricolo. La Liguria rappresenta infatti la prima regione italiana per fiori recisi, con una produzione regionale pari, per l’esattezza, al 31% della nazionale. Le circa 4mila aziende florovivaistiche liguri muovono il lavoro di 15mila persone per un mercato che vale più di 400milioni di euro”.

A minacciare il futuro del settore sono però le difficoltà climatiche e l’esplosione dei costi di produzione a causa dei rincari dell’energia che colpiscono l’intera filiera, dai fertilizzanti agli imballaggi, dalla plastica dei vasetti alla carta delle confezioni, fino al gasolio per il riscaldamento delle serre. “Tra i motivi principali che ci hanno spinti a mobilitarci nuovamente verso Bruxelles ci sono proprio tali questioni” spiega Boeri.

“I problemi derivano anche dalla concorrenza sleale dall’estero, con le importazioni di piante e fiori che nel 2023 hanno raggiunto un aumento del 33% rispetto all’anno precedente” aggiunge Bruno Rivarossa, delegato confederale. “Ribadiremo l’impegno per il mantenimento di leggi che già siamo riusciti ad abolire, come il ritiro della proposta di regolamento sull’ uso sostenibile dei fitofarmaci (SUR). Bisogna tenere alta anche l’attenzione ai temi dell’abolizione dell’uso della torba e al rischio che i vasi vengano considerati imballaggi. È fondamentale essere presenti in piazza onde evitare che vengano proposti regolamenti analoghi”.

Il settore floricolo regionale, comunque, non si limita solo a sopravvivere: continua a rappresentare un’eccellenza a livello nazionale e internazionale, con un valore di export che raggiunge l’80% del totale prodotto in Liguria. “In un periodo di contrazione di domanda e aumento di prezzi, il settore floricolo regge la sfida, ma serviamo noi affinché ciò possa continuare” conclude Boeri.

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