Sport e natura

Bormida punta sul trekking e sta per terminare la sistemazione della strada Beretta (o della Regina)

Già avviato un progetto turistico con le associazioni del territorio per passeggiate e percorsi guidati tra la costa e l'entroterra

strada beretta finale

Bormida. La prossima e ormai imminente primavera vedrà l’inaugurazione del tratto bormidese della strada Beretta (o della Regina), meglio conosciuta come la via dell’Imperatrice. Si stanno infatti ultimando i lavori di sistemazione e di pulizia del sentiero tra i più suggestivi dell’entroterra, come sottolinea il sindaco Daniele Galliano, da anni impegnato nella valorizzazione dei percorsi naturalistici.

Entro aprile la volontà del primo cittadino è quella di organizzare una passeggiata che dia l’avvio ad altre iniziative analoghe con valenza turistica, sfruttando un antico collegamento tra la costa e l’entroterra. La strada infatti parte dal borgo medievale di Finale Ligure e arriva a Bormida: se il tratto più a valle è già da tempo meta di escursionisti e bikers, la parte più “montana” necessita ancora di alcuni interventi che stanno per essere portati a termine, come il recupero di ciotoli autentici utilizzati proprio all’epoca. A tal proposito, il Comune di Bormida ha già avviato progetti con le associazioni del territorio per mettere in rete tutti i sentieri già percorribili e predisporre passeggiate a tema con guide turistiche che possano fornire ai partecipanti anche informazioni scientifiche sulla biodiversità, nonchè storico-culturali.

La grande strada carrettabile fu costruita in tempi brevissimi nel 1666, per il passaggio di Margherita Teresa d’Asburgo, da Gaspare Beretta, uno degli ingegneri militari italiani che avevano largamente contribuito al potenziamento ed alla difesa dei possessi spagnoli in Italia, grazie alle moderne e grandi capacità di progettazione espresse da questa scuola di tecnici al servizio della Corona. La via segnò un momento rivoluzionario nelle modalità dei trasporti tra il mare e l’entroterra padano, essendo stata concepita quale via percorribile con carriaggi. Essa quindi costituì una prima reale e per lungo tempo isolata alternativa a quel monopolio del trasporto con muli, che per molto tempo ancora avrebbe rappresentato il principale mezzo di trasferimento delle merci dai grandi porti e dagli scali minori liguri verso l’entroterra. Tutti i dettagli sono raccontati dal finalese Giuseppe Testa nel libro “La strada Beretta 1666-Una via per l’Imperatrice”, realizzata per una circostanza particolare, quale quella del passaggio della fragile Infanta Margherita, giunta in nave, e sposa dell’Imperatore d’Austria Leopoldo I, che si trovava a Milano.

Le principali tappe del percorso: Borgo del Finale (Castel San Giovanni) quota 7,48 slm ; Calice Ligure – Fraz. Carbuta – quota 382 slm; Magliolo – Loc. Madonna della Neve – quota 938 slm; Bormida – Cascina Coletti – quota 930 slm; Bormida, Piano Sottano, Cappella N. S. del Carmine – quota 495,60.

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