Uguaglianza

Altare, i sindacati: “Negato il principio di di parità di trattamento ai lavoratori somministrati della Bormioli Luigi”

Nidil, Felsa e Uiltemp non escludono "azioni di protesta all'interno dello stabilimento se il tavolo di trattava aperto con G-Group e Adecco non dovesse sortire esiti positivi"

bormioli luigi altare

Altare. Nei giorni scorsi Nidil Cgil, Felsa Cisl e Uil Temp Uil territoriali hanno incontrato le agenzie di lavoro in somministrazione G-Group e Adecco con le quali è stato aperto un tavolo di trattava relativo al riconoscimento dell’inquadramento lavorativo atteso dai 60 lavoratori somministrati e l’erogazione del welfare.

Secondo i sindacati “allo stato attuale si rischia di intaccare il principio di parità di trattamento, fulcro del contratto in somministrazione”.

“La trattativa non avanza in favore dei lavoratori somministrati che, all’interno dell’azienda Bormioli Luigi, sono una fetta consistente – dichiarano i segretari territoriali di Nidil Cgil, Felsa Cisl e Uiltemp Uil, Stefania Diretti, Sergio Tabò, Roberta Cavicchioli – Stiamo agendo di concerto con le rappresentanze sindacali all’interno di Bormioli che, come noi, intendono superare le differenze di trattamento economico e normativo esistente in questo momento tra i 60 lavoratori somministrati e il resto della platea. Le lavoratrici e I lavoratori sono compatti e come sindacato intendiamo chiudere una trattativa più che doverosa per riequilibrare inquadramenti e welfare”.

Nidil, Felsa e Uiltemp non escludono “azioni di protesta all’interno dello stabilimento se il tavolo di trattava aperto con G-Group e Adecco non dovesse sortire esiti positivi per le lavoratrici e i lavoratori coinvolti”.

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