Savona. “Un errore accorpare il Comprensivo di Carcare con il liceo Calasanzio”. Parole dell’ex capogruppo di “Cambiamo” in Regione Angelo Vaccarezza, con il consigliere regionale savonese che non rinuncia ad una stoccata nei confronti della giunta Toti, ancora al centro del polemiche sul dimensionamento scolastico.
L’applicazione del nuovo piano prevede a livello nazionale una serie di accorpamenti per poter rispettare quanto previsto dallo stesso Pnrr. Il consigliere regionale ripercorre le fasi della vicenda: “La storia è che la norma arriva alle Regioni, le Regioni girano la questione alle Province e quest’ultima comincia a lavorare per l’applicazione del provvedimento. Alla provincia di Savona vengono assegnati nell’estate scorsa tre accorpamenti da realizzare. Il presidente della Provincia é Pierangelo Olivieri. Comincia un lavoro sul territorio. È evidente che il primo criterio sono gli alunni, quindi il numero di alunni però non può essere l’unico. Diciamo che la fragilità e i servizi del territorio sono il secondo criterio. Accorpare i due istituti nella valle è sicuramente più complesso e maggiormente dannoso anche per quanto ci lavorano, rispetto ad accorpare due istituti che sono all’interno della stessa città, magari nella riviera” spiega ancora Vaccarezza.
“E così, con molta fatica, vengono individuate le tre possibilità, non con totale condivisione del territorio, ma con l’obbligo di dover dare una risposta a quella che sembrava una norma non derogabile. E quindi nasce il nuovo Istituto Comprensivo di Spotorno, in cui viene proposto, ahimè, il Polo didattico omnicomprensivo che accorpa l’Istituto Comprensivo di Carcare con liceo Calasanzio e come terzo possibile accorpamento quello diciamo forse un poco più semplice, di due istituti superiori, entrambi a Savona, che sono il Boselli-Alberti e il Mazzini”.
“A questo punto inizio una interlocuzione con la Regione. Devo fare i complimenti alla assessore Ferro perché alla fine ne siamo usciti con un solo accorpamento. E così arriva la delibera regionale che prevede, appunto, un solo accorpamento in provincia di Savona. La Regione apre un dibattito nei confronti del Ministero. Il Ministero ci chiede a sua volta di fare un secondo accorpamento, quindi già rispetto al problema iniziale abbiamo il vantaggio di poter fare un accorpamento in meno (rispetto alle tre iniziali previste)”.
E Vaccarezza aggiunge: “Ecco però il problema: la Regione Liguria ha preso una delibera in cui fra i due accorpamenti possibili ha scelto quello di Carcare, ma è un errore. Un maggiore coinvolgimento del territorio, in modo particolare dell’amministrazione provinciale sarebbe servito per comprendere che intanto quell’operazione non era certo delle migliori. Un Istituto comprensivo con un liceo non sono il massimo da mettere in filiera verticale”.
“Molto più semplice mettere in filiera orizzontale due istituti di secondo grado. E poi, proprio per la peculiarità del nostro entroterra la scelta della Val Bormida non è la migliore. Spero che l’assessore Ferro ci ripensi. Spero che il secondo taglio in provincia di Savona sia effettuato su due istituti savonesi, istituti superiori e quindi di competenza della Provincia”.
“Diversamente, se questo non avverrà, mi vedrò costretto in sede di Consiglio regionale a presentare un emendamento per chiedere la modifica dell’accorpamento, in quanto è mio dovere e priorità rappresentare gli interessi di questo territorio, dal quale sono stato eletto” conclude Vaccarezza.