Albenga. Il 22 gennaio sarà la data decisiva per la scelta del candidato sindaco del centrodestra albenganese. Dopo mesi di trattative e incontri serrati, i vertici regionali di Lega, Forza Italia e Fratelli si riuniranno per definire le candidature in vista delle prossime elezioni amministrative. Tra i primi nodi da sciogliere sul tavolo dei coordinatori regionali dei tre partiti, Edoardo Rixi, Carlo Bagnasco e Matteo Rosso, ci sarà anche lo stallo del candidato sindaco ad Albenga.
lI braccio di ferro tra la Lega e gli alleati ingauni è fermo alla fine del 2023 ed è il punto di approdo di un confronto partito la scorsa estate, quando il Carroccio ha iniziato a giocare le proprie carte. In pista era subito sceso il consigliere regionale Stefano Mai. Il suo nome è circolato con forza per tutta la seconda seconda metà dello scorso anno.
Ma se da un lato la Lega spingeva per il candidato di bandiera, dall’altro lato Forza Italia e Fratelli d’Italia guardavano ad una candidatura più trasversale e meno connotata politicamente. Il suo nome è apparso per la prima volta proprio la scorsa estate, quando le elezioni erano solo un miraggio. Lui, l’architetto albenganese Nicola Podio, è sempre rimasto nell’ombra, lasciando scorrere il “normale confronto democratico tra i partiti”.
Volendo riavvolgere brevemente il nastro del tempo, alla fine del 2023 i nomi sul tavolo del centrodestra ingauno erano diventati tre. Insieme a Mai e Podio, infatti, spuntava anche quello di Cristina Porro, capogruppo di minoranza della Lega ad Albenga. Podio (già consigliere comunale durante l’amministrazione guidata da Rosy Guarnieri) rimaneva sempre sullo sfondo, tanto che la partita per il candidato sindaco sembrava essere tutta interna alla Lega.
Arriviamo al presente. I nomi sul tavolo (quanto meno ufficialmente) restano sempre tre: Mai, Porro, e Podio. Le quotazioni del primo sembrano essere molto in calo, ma non possono essere escluse, mentre a sondare le intenzioni dell’avvocato albenganese, il 15 gennaio scorso ci ha pensato direttamente Edoardo Rixi. Il viceministro delle infrastrutture del governo Meloni ha fatto tappa nella sezione ingauna della Lega: “Se il 22 gennaio prossimo i coordinatori regionali del centrodestra unito riterranno che la figura migliore per poter rappresentare la coalizione ad Albenga debba essere una figura targata Lega – fa sapere Porro a IVG, presente all’incontro con Rixi -, sicuramente nessuno di noi si tirerà indietro“.
Uno degli scenari più quotati, però, sembra essere quello di un passo indietro della Lega proprio a favore d Nicola Podio (e quindi degli alleati). E da questo punto di vista, se dal vertice del centrodestra dovesse emergere questa soluzione, il nome dell’architetto albenganese non sarebbe nemmeno così sgradito alla stessa Porro, che parlando del rapporto personale con l’ex consigliere afferma: “Nicola è un amico ed è una persona con cui ho condiviso una parte del mio percorso politico nel corso dell’amministrazione Guarnieri – ricorda la consigliera leghista -. Nei nostri incontri e durante le nostre riunioni è sempre stata una figura presente, per cui, nell’ipotesi di un passo indietro della Lega, la sua figura non mi creerebbe nessun problema“.
Parole, quelle di Cristina Porro, che lasciano presagire la possibilità – per i coordinatori regionali di Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia – di avere la soluzione “a portata di mano”. Il confronto del 22 gennaio prossimo, come suggerito dalla stessa Porro a IVG, sarà di quelli decisivi. Quindi bisognerà attendere quella data per capire chi la spunterà tra la Lega e Podio.
Il centrodestra albenganese, tuttavia, dovrà fare i conti anche con altre due incognite: Diego Distilo e Angelo Vaccarezza. Il presidente del consiglio comunale ingauno, entrato in rotta di collisione con il sindaco Tomatis ormai da tempo, potrebbe appoggiare il nome di Podio con il suo sostanziale pacchetto di voti (che 5 anni fa portarono alla vittoria l’attuale primo cittadino). Distilo per ora resta alla finestra, forse in attesa che il puzzle del centrodestra prenda completamente forma.
Infine, non di certo per importanza, c’è la “mina vagante” Angelo Vaccarezza, fresco fresco di dimissioni da capogruppo di “Cambiamo con Toti”. Il consigliere regionale è da sempre un uomo di centrodestra, ma nelle ultime ore è anche un politico “con le mani libere” più che mai e il suo peso elettorale (anche nel comprensorio ingauno) non è esattamente irrilevante. Come si collocherà Vaccarezza alle prossime elezioni ingaune? Per logica di partito, la domanda potrebbe avere una risposta quasi scontata. Eppure il consigliere regionale non è nuovo ad accordi in grado di sparigliare le carte in tavola. Basti pensare che fu proprio Vaccarezza, insieme al sindaco di Cisano Massimo Niero, a dare vita alla “strana alleanza” in Provincia – contro la Lega – tra Cambiamo e il Partito Democratico. Un vero e proprio “unicum” politico nel savonese.