Genova. Il termometro lo dà sempre il pubblico e se per due ore e mezza (intervallo compreso), grandi e piccoli rispondono con entusiasmo e applausi l’obiettivo è stato brillantemente raggiunto.
Il musical Matilda, prodotto dalla PeepArrow Entertainment in collaborazione con Il Sistina e firmato Massimo Romeo Piparo, in scena al teatro Politeama sino a domani, domenica 28 gennaio, dopo il debutto romano e l’avvio della tournée è stato un successo anche a Genova.
Matilda, ragazzina dall’intelligenza vivace, è dotata di super poteri: riesce a spostare gli oggetti col pensiero. In famiglia subisce soprusi e angherie da genitori più concentrati su danze caraibiche e truffe a mafiosi russi. Per fortuna la passione per la lettura e per i libri la distraggono: coltivando storie e racconti, Matilda riesce a incontrare sul proprio cammino due donne preziose. La maestra Dolcemiele e la signora Phelps, la libraia, la salvano, e si fanno salvare a loro volta, da una triste rassegnazione. Matilda e Dolcemiele si coalizzeranno per contrastare le malefatte della perfida Signorina Trinciabue, la cattivissima preside della scuola ossessionata dal controllo e dalla disciplina. Matilda, stanca dei soprusi della Trinciabue, guiderà i suoi compagni e la stessa maestra, verso una rivincita collettiva.
Un cast azzeccato capitanato da una fantastica Giulia Chiovelli, 11 anni, savonese, nei panni della protagonista. La giovanissima artista ha riempito la scena non sbagliando un colpo sia a livello recitativo, sia canoro. Per lei, nella serata del 26 gennaio, ancora più emozione vista la presenza tra il pubblico dei suoi compagni di musical della scuola fondata dai genitori.
Insieme a Chiovelli un cast variegato con Luca Ward mattatore nei panni della terribile Signorina Trinciabue (l’intervista si può vedere qui sotto), ottimo nel recitato nonostante la difficoltà del ruolo femminile.
Alice Mangione e Gianmarco Pozzoli (The Pozzolis Family, qui la loro intervista), i genitori di Matilda, sono particolarmente esilaranti anche grazie alle interazioni con il figlio Michael (Giovanni Papagni), lobotomizzato dalla tv, e con il ballerino Rodrigo (complimenti a Matteo Passini per la spaccata). Tutti si muovono molto bene sul palco. A Pozzoli viene affidato anche un breve momento di interazione col giovane pubblico, che si è mostrato particolarmente coinvolto, all’inizio del secondo atto legato proprio alla cattiva abitudine di Matilda di leggere. Voce da usignolo per la Dolcemiele di Giulia Fabbri. Bene anche la Msr. Phelps di Elena Mancuso.
Brillante il cast dei più piccoli, formati dall’Accademia del Sistina: sia in gruppo sia a livello di individualità fanno funzionare tutto alla perfezione e con molta professionalità, supportati dalle musiche di Tim Minchin che comunicano tanta energia. Sembrano semplici, ma non lo sono, le coreografie di Billy Mitchell, con qualche trovata geniale come l’utilizzo di cubi di lettere che diventano appoggi per i piedi nell’arrampicata su un cancello. La bravura dell’intera compagnia sta proprio nel renderle fluide e godibili. Nessun intoppo dal punto di vista vocale anche negli assieme.
Nell’ensemble dei più grandi c’è anche una genovese, Silvia Giacobbe, che Genova24 ha intervistato qui.
La scenografia, fatta di lettere dell’alfabeto, calza a pennello insieme ai costumi (quasi da fumetto quelli dei genitori di Matilda). Qualche trucco di scena rende il tutto ancora più efficace.