Savona. E poi spesso diciamo che Savona non conta niente! Sbagliato. Per esempio, la nostra provincia dà il suo sostanzioso contributo alle multe con gli autovelox, soprattutto grazie al “bancomat” rappresentato dai tre impianti (melius abundare quam deficere) installati dalla Provincia sulla strada del Cadibona: 2 milioni e mezzo di euro nel 2023.
Facciamo un passo indietro. Intanto l’Italia, come riporta l’Ansa registrando le considerazioni del Codacons, è il Paese d’Europa con più autovelox. Tanti di più: sono 11.130 contro i 7700 della Germania e i 3780 della Francia, dove pure agli automobilisti si fanno pochi sconti. Non solo. Sempre il Codacons rileva che gli introiti sono aumentati del 60%.
In Italia, evidentemente, sono molte le amministrazioni pubbliche, soprattutto Comuni, che ricorrono agli autovelox. Sicurezza? O piuttosto un modo facile facile per fare cassa? Che cosa c’è di più semplice che installare qualche scatola arancione per rimpinguare le casse comunali? Torniamo a noi. Nel 2023 la Provincia ha incassato grazie agli autovelox come abbiamo detto 2,5 milioni di euro. 1,8 milioni pagati da famiglie, 372 mila euro da imprese e oltre 248 mila euro dovuti a spese di notifica. Il Cadibona fa la parte del leone, evidentemente tutti gli automobilisti indisciplinati si danno convegno lì. Vale la pena ricordare che, per mettere in atto questo infernale sistema, la Provincia di Savona ha dovuto stringere un accordo con quella di Imperia: quando si tratta di fare soldi le idee non mancano.
Ancora. Sono in molti a rilevare che i limiti di velocità sul Cadibona cambiano spesso (non sono comunque stabiliti dalla Provincia), che alcuni tratti dove si può viaggiare a velocità più sostenuta sembrano più pericolosi di altri, che concentrandosi sui limiti si finisce per tenere uno stile di guida forse ancora più pericoloso, che spesso il limite viene superato di pochi chilometri l’ora.Ma c’è dell’altro. È noto che le condizioni dell’autostrada A6 sono disastrose (ma pur si paga pedaggio, tra l’altro aumentato da inizio anno).
Facciamo trarre le conclusioni ad Angelo Berlangieri, presidente dell’Unione Industriali e spesso appassionato difensore delle ragioni dei cittadini, come nella battaglia per terminare i lavori dell’Aurelia bis: “Sulla sicurezza siamo tutti d’accordo, ma non ho alcuna difficoltà ad affermare che la situazione tra Liguria e Piemonte è disastrosa, con l’autostrada talvolta impraticabile. Spesso bisogna ricorrere al Cadibona e non è giusto infierire sugli automobilisti“.
Quando si parla di Provincia, dunque, oltre ad altri problemi certamente seri e alle beghe politiche, va anche ricordato, per trarne le debite conseguenze, che si tratta dell’ente che governa gli autovelox del Cadibona.