Savona. Futuro dell’area della Fontanassa occupata dal campo nomadi e pagamento della bolletta dell’acqua di Ata. Sono queste le richieste presentate nell’interpellanza depositata in Comune dal capogruppo della Lega Maurizio Scaramuzza dopo la prooga da parte del Comune della concessione (per altri 6 mesi) dell’area di sosta adibita alle famiglie di origine sinti.
“Le condizioni di sicurezza sono evidentemente molto al di sotto della soglia di legge, con conclamate problematiche per la città, per le famiglie stesse e per il vicinato” – evidenzia Scaramuzza che chiede anche se “è stata individuata una nuova sistemazione per le famiglie e se Savona potrà riavere il parcheggio del campo di atletica leggera”.
Nell’aprile 2021 il consiglio comunale aveva approvato un nuovo regolamento, che ha abrogato il precedente adottato con deliberazione del consiglio comunale 11 del 26 marzo 2015. Scaramuzza ricorda che “era stato stabilito una scadenza specifica per la permanenza del campo nomadi nel parcheggio del campo di atletica della Fontanassa e che nel testo, tuttora in vigore, era previsto che per gravi motivi di sicurezza il parcheggio venisse liberato il 31 dicembre del 2022“.
Poi aggiunge ancora che “le famiglie accolte nell’area avrebbero dovuto essere trasferite entro tale data, permettendo alla cittadinanza di poter tornare a usufruire dell’area parcheggio in occasione di allenamenti, eventi e manifestazioni sportive di rilievo internazionale quali il Meeting Ottolia, per le quali da trent’anni manca un parcheggio”
Infatti, il regolamento in vigore prevede che l’amministrazione comunale deve farsi carico di trovare una sistemazione alternativa ai residenti nell’area entro fine anno come previsto dall’art. 8 comma 3: “Il Comune di Savona si fa, altresì, carico di attivarsi costantemente per una diversa allocazione ed integrazione dei nuclei familiari, autorizzati al momentaneo utilizzo dell’area in questione, data anche la precarietà abitativa delle strutture mobili autorizzate, entro il 31 dicembre 2022, salvo eventuali proroghe, per obiettive difficoltà tecnico-amministrative o per altri gravi motivi, motivatamente deliberate dalla Giunta Comunale ed adottate con provvedimento sindacale“.
“L’attuale amministrazione Russo – conclude Scaramuzza – non sembra interessata a prendere in considerazione una annosa questione, che ha ricadute negative sia sulla sicurezza che sulla proposta sportiva, tanto che un anno fa ha varato la prima proroga di sei mesi, ora ulteriormente dilatata per altri sei mesi ovvero fino alla fine di giugno. Visto inoltre che la giustificazione data alla proroga è inconsistente e inconcludente (non sapendo di fatto cosa accadrà dopo il 30 giugno) e, ancor peggio, dimostra che l’amministrazione Russo non è in grado di portare avanti un iter tecnico-amministrativo già avviato”.
La Lega sarà presente con un gazebo per la raccolta firme sabato 27 gennaio in corso Italia a Savona.
Due anni e mezzo fa erano state sgomberate alcune famiglie alle quali il Comune aveva garantito alloggi alternativi. La decisione della giunta Caprioglio aveva suscitato le polemiche delle associazioni e della minoranza.