Savona. Anche la Cgil di Savona interviene in merito alla “questione” degli accorpamenti scolastici. E lo fa attaccando direttamente il mondo della politica, in particolare quella regionale.
“La questione del dimensionamento scolastico e i conseguenti accorpamenti sono l’ennesima vicenda che dimostrano quanto l’amministrazione regionale navighi a vista senza avere nessuna strategie – afferma il segretario provinciale Andrea Pasa – Oggi vale per l’istruzione ma più in generale, ahinoi, per numerosi temi. E quando di mezzo c’è la Provincia di Savona, tutto si complica e si peggiora”.
“La Cgil di Savona lo ribadisce ancora una volta: basta speculare sulla pelle degli studenti e dei docenti, l’istruzione è già stata martoriata con la Manovra del Governo Meloni, che ha ridotto le risorse come mai visto prima. Valeva per Carcare ieri e vale oggi per Savona, con il Mazzini Da Vinci che si pretende di accorpare al Boselli Alberti. Un’idea folle che arriva tra l’altro da alcuni consiglieri regionali di maggioranza eletti in provincia di Savona. Fermatevi”.
“Non abbiano bisogno di teatrini – aggiunge Pasa – Parte di quelli che oggi gridano allo scandalo sono gli stessi che pochi mesi fa hanno votato favorevoli a questo scempio, sono gli stessi che hanno acconsentito a ogni scelta contro il territorio savonese. Ora gli stessi ‘fulminati sulla via della campagna elettorale’ ci spiegano quanto sbagliate sono quelle scelte, e magari gli stessi tra qualche giorno ci racconteranno quanto è drammatica la situazione sanitaria in provincia di Savona e, perché no, forse anche quanto sia scellerata l’idea di imporre il progetto del rigassificatore nella rada di Savona e Vado”.
“Sul dimensionamento scolastico e gli accorpamenti non si può parlare di ‘soluzione’ se a pagarne le conseguenze saranno altri due istituti, studenti e docenti. Fermatevi”, conclude Pasa.