Savona. Sarà trasferito a gennaio l’attuale prefetto di Savona Enrico Gullotti. A dare l’annuncio è stato lui stesso, oggi pomeriggio, nel corso della consegna, presso la Sala della Sibilla sul Priamar, delle onorificenze al merito della Repubblica Italiana.
“Una occasione che per me riveste una doppia valenza – ha spiegato ai presenti – visto che il Ministero ha disposto una serie di trasferimenti che coinvolgono anche me, e che saranno operativi a gennaio”. Un annuncio che ha sorpreso la sala, e accolto prima da un brusio di stupore e disappunto e poi, al termine del discorso, da un lungo, commosso applauso.
Gullotti, arrivato a Savona nel giugno 2022 al posto di Antonio Cananà, diventerà un componente del Consiglio di Giustizia amministrativa della Regione Siciliana. Al suo posto arriverà Carlo De Rogatis, napoletano 64 anni, laureato in Giurisprudenza, attualmente prefetto di Ascoli Piceno.
“Una notizia che ci lascia davvero sorpresi – ha commentato a caldo il sindaco di Savona Marco Russo, il primo a parlare ai presenti dopo l’annuncio – lo ringrazio per questa occasione e per la sua capacità di ascolto, di desiderio di conoscenza della nostra realtà e per la sua volontà di trovare insieme risposte semplici ai problemi complessi che la nostra città presenta. Ci lascia troppo presto”.
”Non voglio essere malinconico, perché è un momento di festa – ha poi aggiunto il presidente della Provincia di Savona, Pierangelo Olivieri – ma istituzionalmente sono dispiaciuto, da presidente e da sindaco, di dover rimodulare la nostra collaborazione, mentre a livello personale sono molto contento visto i profili positivi, per lui, del suo trasferimento. Con Gullotti, e penso di parlare a nome di tutti, abbiamo fatto un lavoro di coordinamento che ci ha permesso di attraversare periodi complessi. Rischio di essere banale, ma sono quanto mai sincero. La ringrazio anche per il pronto supporto nel difficile periodo di alcune settimane fa” ha concluso, riferendosi all’inchiesta che ha coinvolto alcuni dirigenti dell’ente e relativa a presunti maltrattamenti e concorsi truccati.