Vado Ligure/Quiliano. Il freddo pungente non ha certo fermato la “camminata scanzonata” per protestare contro il rigassificatore e il deposito Gnl (previsto a Bergeggi) che si è svolta questa mattina a Vado Ligure e Quiliano.
Il corteo è partito alle 10.00 dal pontile di Tirreno Power, per arrivare alle 12.30 ai Gagliardi di Valleggia: alle 13 in San Pietro in Carpignano polenta e vin brûlé per i partecipanti alla nuova iniziativa di protesta contro il contestato progetto.
La manifestazione è stata proposta dall’associazione Vivere Vado: “Riprendiamoci il nostro territorio con allegria e ironia” lo slogan portato sulle strade. E con l’occasione è stata anche reinventata la toponomastica lungo il percorso della camminata.
La decisione di spostare la nave rigassificatrice da Piombino (dove si trova ora) nella rada di Savona e Vado dalla seconda metà del 2026 continua, quindi, a sollevare le polemiche dei cittadini. L’ultima protesta si è tenuta a Savona con un corteo tra piazza Mameli e piazza Sisto e 3mila persone che hanno manifestato la loro contrarietà: “Il rigassificatore non lo vuole nessuno, solo Toti”, avevano tuonato i partecipanti.
E intanto la struttura commissariale attende l’esito della Valutazione di impatto ambientale e proseguono gli incontri tecnici con i soggetti interessati.
Sullo sfondo dell’iter amministrativo e autorizzativo, oltre ai No espressi dai Comuni del savonese, pesa anche il recente giudizio di Eni, che aveva espresso dubbi di carattere tecnico-economico in merito agli effetti sui costi generati dalle opere infrastrutturali necessarie al funzionamento dell’impianto energetico.