Cairo Montenotte. Trattative in corso per rilevare la gestione del centro socio educativo per disabili di Villa Sanguinetti. Dopo l’annuncio della sospensione del servizio diurno, sembrano arrivare buone notizie per la struttura: dalla prossima settimana infatti dovrebbe subentrare un’altra cooperativa (voci parlano del Faggio) al posto di Lanza del Vasto che, in piena crisi finanziaria e con un personale sempre più ridotto, ha dovuto praticare tagli al servizio.
Al momento, infatti, il centro è operativo solo per la decina di ospiti residenziali, mentre da giovedì 16 novembre non è più accessibile a coloro che ogni giorno si recavano nelle struttura per l’assistenza diurna. Come detto, però, la situazione dovrebbe presto normalizzarsi, lo ha annunciato ieri sera durante il consiglio comunale il vicesindaco e assessore alle politiche sociali Roberto Speranza, in risposta alle interrogazioni di Più Cairo e Cairo in Comune, i cui consiglieri si sono lamentati per la mancanza di informazioni e la lunga attesa per avere degli aggiornamenti.
“Ringrazio l’associazione ‘Raggio di sole’ perché anche in questi giorni si sta adoperando per coprire spese che potrebbero inficiare il mantenimento di utenze o il passaggio ad un nuovo gestore, oltre a svolgere come sempre l’attività di volontariato in supporto agli operatori – ha commentato Speranza -. Il loro contributo è sempre stato prezioso, ma negli ultimi mesi ancora di più perché ha permesso al centro di andare avanti nonostante le difficoltà. Al momento c’è in corso una trattativa, dovrebbe giungere al termine a brevissimo. Ce lo auguriamo in modo che non ci siano conseguenze sugli ospiti”.
“Una volta venuti a conoscenza della situazione e delle implicazioni che la crisi societaria avrebbe provocato – racconta il vicesindaco – l’amministrazione ha deciso di provare a svolgere un ruolo attivo, nella speranza di evitare la chiusura dell’intera struttura. Abbiamo portato avanti una difficile opera di mediazione collaborando con i sindacati e confrontandoci con l’azienda e abbiamo dato mandato ad un legale per cercare di trovare una soluzione che non andasse a discapito degli utenti. La convezione tra Comune e Lanza del Vasto infatti è di tipo immobiliare, in cambio dell’utilizzo dell’immobile (non a titolo gratuito) la cooperativa esegue il servizio per i disabili. Per questo non possiamo intervenire direttamente, deve essere la stessa cooperativa a cedere il servizio ad altri”.
Ed è proprio questo che avverrà. Lanza del Vasto infatti dovrebbe affittare il ramo d’azienda ad un’altra cooperativa e in questo modo si salverebbe il servizio senza dilungare i tempi: “Se chiudesse la struttura residenziale, per poter subentrare un nuovo committente dovrebbe richiedere ex novo l’autorizzazione da parte di Alisa, un iter che di solito richiede 3/4 mesi e che provocherebbe il trasferimento degli ospiti in altre residenze. Un’operazione che abbiamo cercato in tutti i modi di evitare, gli ospiti hanno una fragilità tale da meritare il massimo riguardo e scongiurare ricadute sul loro benessere psico-fisico”, ha sottolineato Speranza.
Sul tema è intervenuto anche il capogruppo di Più Cairo Fulvio Briano: “In 10 anni non sono mai riuscito a far capire all’Asl che la Valbormida ha la necessità di un centro diurno con residenzialità. Sarebbe stato utile per la struttura avere un accreditamento Asl, Villa Sanguinetti merita di essere inserita in una rete di assistenza pubblica, bisogna cercare di raggiungere questo obiettivo”.
D’accordo il sindaco Paolo Lambertini: “Anche noi in questi 6 anni ci abbiamo provato, ma non siamo riusciti fare nulla, né con Asl né con Alisa. Continueremo a provarci perché è evidente quanto è importante Villa Sanguinetti, se si fosse arrivati alla chiusura della struttura forse in Asl se ne sarebbero accorti, considerando anche l’impatto che avrebbe avuto su di loro”, ha concluso Lambertini.