Savona. Botti di Capodanno, no grazie. Almeno per alcuni savonesi. Continuano ad arrivare le ordinanze dei sindaci della nostra provincia per vietare, nella notte del nuovo anno, di utilizzare petardi o altri fuochi pirotecnici. Ma c’è anche chi ha deciso di non emanare alcun divieto (solitamente per l’impossibilità di farlo rispettare) e chi, al contrario, ha fatto la scelta opposta e organizzato fuochi artificiali “istituzionali”.
Due le ragioni, solitamente, alla base del divieto. La prima è legata alla sicurezza: secondo Federico Canfarini, chimico industriale e responsabile del nucleo artificieri della Liguria, i più pericolosi si comprano sul web, ma anche quelli legali hanno rischi e prescrizioni. La seconda ragione è invece collegata al forte rumore generato dai botti, che può spaventare soprattutto gli animali (“Ma sono dannosi anche per anziani e malati”, hanno ricordato le associazioni animaliste). Anche la Regione Liguria, per bocca dell’assessore alla Tutela degli Animali d’Affezione Simona Ferro, ha preso posizione: “Ogni anno, purtroppo, nella notte tra il 31 dicembre e il 1 gennaio tantissimi animali domestici scappano di casa terrorizzati dai fuochi d’artificio. Nel peggiore dei casi muoiono di paura a causa della cattiveria e della superficialità di chi, spesso violando la legge, fa un utilizzo improprio di articoli pirotecnici vicino alle aree abitate. Per questo motivo invito tutti al rispetto delle ordinanze anti-botti che molti comuni della Liguria hanno emanato a tutela dei nostri amici a quattro zampe. Anche laddove non ci sia un’apposita ordinanza, auspico che prevalgano il buon senso e la responsabilità”.
Proprio pochi giorni fa il Wwf di Savona ha scritto ai sindaci chiedendo loro di emanare specifiche ordinanze contro i botti “per scongiurare danni agli animali e incendi”. E alcuni primi cittadini hanno deciso di accogliere l’invito.
Tra questi c’è, per la prima volta, Savona: l’ordinanza del sindaco Marco Russo prevede una sanzione da 25 a 500 euro per chi dovesse utilizzare petardi dalle ore 14 del 30 dicembre 2023 fino alla sera del 1 gennaio 2024. Anche ad Albenga il primo cittadino Riccardo Tomatis ha deciso di dire no ai botti: in questo caso il lasso di tempo è sensibilmente inferiore (solo dalle 18 del 31 dicembre 2023 alle 8 del 1 gennaio 2024) ma sono attivi anche altri divieti come quello di vendita (per asporto o nei locali) di qualsiasi bevanda, alcolica e non alcolica, in contenitori di vetro o lattina. Strada analoga a quella scelta dal sindaco di Cairo Montenotte, Paolo Lambertini: niente botti, chiusura alle 2 e niente vetro fuori dai locali.
Non solo i tre principali Comuni della provincia di Savona hanno deciso di emanare ordinanze ad hoc. Questo Capodanno – seppur con orari e modalità lievemente diversi – botti vietati anche a Loano (per tutto il 31 dicembre e fino all’una del 1 gennaio), Cisano Sul Neva, Borgio Verezzi, Bergeggi. Ancora più drastiche Quiliano e Millesimo, dove i botti sono vietati fino al 6 gennaio: nel primo caso l’ordinanza di Nicola Isetta è arrivata nei giorni scorsi, mentre nel secondo il sindaco Aldo Picalli l’ha firmata addirittura all’inizio del 2023.
Bando ai botti in tutta la provincia, dunque? No, perché altrove invece si potrà sparare. Ad esempio a Borghetto Santo Spirito, Varazze, Sassello, Calizzano, Stella o Albisola Superiore. C’è chi, come il primo cittadino di Borghetto Giancarlo Canepa, ha deciso di puntare su azioni di sensibilizzazione, e chi, come Andrea Castellini di Stella, ha rinunciato perché sarebbe impossibile, all’atto pratico, far rispettare il divieto con le poche forze a disposizione.
E infine ci sono anche località in cui sono previsti veri e propri spettacoli pirotecnici: è il caso di Finale Ligure, dove lo show dei fuochi artificiali andrà in scena a mezzanotte in piazza Vittorio Emanuele. Ad Alassio invece saranno (salvo maltempo) alle 18.30 del 1 gennaio, e a Loano alle ore 18 dal molo Doria, vicino a Palazzo Kursaal.
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