Sanità

Un’auto infermieristica per potenziare il sistema delle emergenze: via al progetto India in Valbormida fotogallery

E' attiva da lunedì, la sede è a Millesimo: la fase sperimentale durerà sei mesi. L'assessore Gratarola: "Obiettivo ampliarla a tutta la regione"

Millesimo. Un’auto infermieristica per potenziare e rendere più capillare il sistema delle emergenze, è questo in breve il progetto India che da lunedì è attivo in Valbormida e a Sestri Levante. Questa mattina la presentazione ufficiale nel comune di Millesimo, dove è stata allestita la sede degli infermieri dell’emergenza: si trova nei locali dell’ex consultorio, dietro la casa di riposo Levratto.

Qui da questa settimana (4 gli interventi effettuati finora, due lunedì e due martedì) si alternano sei operatori, opportunamente formati e con esperienza pluriennale nel Servizio 118, che insieme agli autisti soccorritori formano l’equipaggio della MSA1. Il servizio è coordinato e gestito dalla Centrale Operativa del 118 in collaborazione con le Pubbliche Assistenze del territorio ed è attivo 7 giorni su 7 dalle 8 alle 20.

In base alle informazioni acquisite durante la gestione della richiesta di soccorso, sarà il personale del 118 a decidere se inviare MSA1 o l’automedica o entrambi i mezzi. L’infermiere si recherà dal paziente e definirà l’intervento sulla base di protocolli predefiniti e manterrà costantemente il contatto con il medico in turno della Centrale Operativa durante tutto l’intervento coordinandosi, nel caso sia presente, con il personale sanitario dell’automedica.

“L’auto infermieristica – spiega il coordinatore del progetto in Valbormida Nicoletta D’Agostino – interviene sui codici gialli e sui rossi quando l’automedica non è disponibile o quando l’automedica ne richiede il supporto, ad esempio nel caso di più pazienti coinvolti in un incidente oppure quando la situazione è critica al punto che il medico ritiene di aver bisogno di un altro infermiere”. E riguardo al porgetto commenta: “Un sogno che si avvera  in Liguria e a Savona pensiamo a questo progetto da anni e siamo ferie e orgogliosi che sia stato realizzato, i miei infermieri ne sono entusiasti. Speriamo che questo servizio sia utile alla popolazione”.

Il Progetto di potenziamento della rete di emergenza/urgenza territoriale attraverso l’attivazione del Mezzo di Soccorso Avanzato  (da tempo attivo in numerose realtà italiane, come Toscana, Lombardia, Emilia e Veneto) è stato approvato dalla Regione Liguria con delibera 859 l’8 settembre di quest’anno. La fase sperimentale durerà sei mesi, ma – come dichiarato dall’assessore regionale alla Sanità Angelo Gratarola – l’intenzione è quello di renderlo definitivo e di allargarlo a tutta la regione.

“Siamo di fronte ad un progetto in cui abbiamo fortemente creduto e che, portato in Giunta a settembre, è ora realtà in Valbormida nel territorio della Asl 2 e a Sestri Levante in Asl 4 – dichiara l’assessore alla Sanità Angelo Gratarola – È uno strumento in grado di capillarizzare la risposta anche nel sistema di emergenza soprattutto per i territori più interni. La medicina territoriale trova così compimento con servizi come questo, ma anche con progetti come il ‘116117’, numero europeo armonizzato per la non urgenza, pronto a partire sperimentalmente in Asl 1 e poi in estensione a tutta la Liguria. L’auto infermieristica integra e non sostituisce l’automedica: l’infermiere durante l’attività è collegato con il medico della Centrale 118 e, attraverso protocolli validati, svolge tutte le funzioni necessarie al primo soccorso. Sono convinto che questa sperimentazione diventerà nel tempo strumento di tutto il territorio regionale“.

I nostri infermieri sono e saranno una risorsa molto importante per questo territorio e non solo – afferma Brunello Brunetto, consigliere regionale della Lega e presidente della seconda commissione salute e sicurezza sociale – È stato molto piacevole far parte del gruppo che ha voluto questa realtà, sono convinto che possa essere un baluardo e uno strumento estremamente utile in un territorio che ha un’articolazione particolare e una certo chilometraggio rispetto all’ospedale principale ed ora potrà contare anche sull’auto infermieristica”.

“Gli MSA1 costituiscono una tipologia di Mezzo di Soccorso Avanzato non sostitutiva delle risorse medicalizzate, ma integrativa nell’ambito del sistema di emergenza urgenza territoriale. – dichiara il commissario straordinario di Asl2 Michele Orlando – Nel caso specifico in Valbormida MSA1 sarà complementare ai diversi mezzi di soccorso già presenti come l’Automedica e l’Elisoccorso e sarà sempre la Centrale operativa del 118 a decidere quale attivare a seconda della circostanza.”

“Gli infermieri impiegati nel servizio MSA1 – spiega la dottoressa Monica Cirone, direttore socio sanitario – devono aver sostenuto una specifica ed articolata formazione oltre ad avere anzianità nel Servizio 118 di almeno 2 anni. Sono tenuti infatti ad aver frequentato con esito positivo un corso di rianimazione cardio-polmonare avanzata, di BLS-D, di trauma pre-ospedaliero, una formazione sul parto in emergenza ed una di rianimazione neonatale/pediatrico. E’ stato inoltre organizzato un corso specifico regionale di perfezionamento teorico-pratico presso il Dipartimento 118 del San Martino di Genova. Questo percorso impegnativo qualifica gli operatori che acquisiscono capacità e conoscenze specifiche, diventando veri e propri specialisti degli interventi in emergenza”.

Soddisfazione per il progetto anche da parte di Danilo Cimolato, direttore del 118: “Ringrazio  la direzione di Asl2 che ha creduto in questo progetto e lo ha portato in Regione, dove poi è andato avanti. Sono stati formati i primi sei infermieri, ma a novembre a Genova ci sarà un altro corso per formare più personale possibile. Tutti vogliono infatti partecipare e fare questo lavoro, questo è molto importante. Già in questi giorni i pazienti sono stati accompagnati in pronto soccorso dall’auto infermieristica, ma in casi che lo rendono possibile potranno essere portati anche al PPI di Cairo Montenotte”.

Aggiunge il dottor Roberto Lerza, direttore del dipartimento emergenza Asl2: “All’inizio non avevamo così tanto ottimismo, pensavamo di dover fare i conti con l’ordine dei medici e con tanti ostacoli, invece abbiamo trovato importanti aperture, il progetto è andato avanti ed è arrivato a compimento. Quando si lavora per protocolli posso assicurare che l’infermiere è più affidabile, perché li applica in maniera più fedele, ne abbiamo avuto esperienza nei triage. La Valbormida era già abbastanza sicura prima, ma questo progetto ha permesso di capillarizzare ancora di più il servizio e garantire così una sicurezza in più. Data la carenza medica dell’emergenza, secondo me nel futuro avremo solo auto infermieristiche”.

La soddisfazione arriva anche dal mondo politico. “In Valbormida abbiamo strade impervie e siamo lontani dall’ospedale principale, quindi siamo contenti che il progetto sia partito a Millesimo, speriamo che si espanda ad altri territori – commenta il sindaco di Millesimo Aldo Picalli – Come Comune abbiamo messo a  disposizione la sede che abbiamo cercato di rendere più gradevole possibile”.

“La Valbormida comprende un territorio di 40mila persone e di migliaia di chilometri quadrati, l’auto infermieristica era una delle risposte che il territorio attendeva e siamo contenti che sia arrivata – afferma il sindaco di Cairo e presidente del distretto socio sanitario della Valbormida Paolo Lambertini – Sul nostro territorio abbiamo un ospedale che risponde ai bisogni della cittadini, rispetto al 2017, quando sono arrivato, ha di più di quello che aveva allora. A livello di emergenze l’elisoccorso può arriva ovunque anche la notte e ha salvato tante persone ed ora all’automedica è sta aggiunta anche l’auto infermieristica, un tassello molto importante. Sicuramente ci sono ancora molto cose da fare, come riattivare le sale operatorie e allungare l’orario del Ppi a 24 ore, per ottenerle come sempre non appenderemo striscioni ma ci siederemo ai tavoli con gli addetti ai lavori”.

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