Savona. Questa mattina nella Sala Rossa del Comune di Savona è stata ricevuta una delegazione di volontari e rappresentanti degli Enti di Accoglienza dell’Ats Savonese di Servizio Civile Regionale (Progetto Città, Inac, Anpas, Arci, Croce Rossa, Agorà..) che sono stati protagonisti di attività in aiuto delle fasce deboli della cittadinanza (anziani, minori, disabili..) durante il periodo pandemico e nell’ultimo triennio.
“Il servizio Civile è un’opportunità unica nel suo genere, che questa Amministrazione sostiene quale esperienza pratica, formativa, di apprendimento e di utilità sociale – dichiara l’Assessore regionale Simona Ferro – Un’esperienza alla quale tanti volontari hanno aderito rendendo concreti quei valori civici che sono alla base della nostra comunità, portando nei nostri servizi capacità e curiosità. Li ringraziamo per l’impegno, lo spirito di solidarietà e di collaborazione, sperando che questa esperienza, oltre che essere stato un periodo importante possa anche essere in prospettiva un’utile esperienza da spendere in ambito lavorativo”.
“Dal 2020 a oggi l’Ats Savonese, in coprogettazione con gli altri Ats Regionali e grazie ai finanziamenti regionali ed Europei (Misura 6 del Programma Garanzia Giovani) ha potuto avviare circa una novantina di volontari nelle sedi provinciali per attività di primo soccorso, attività educative e sociali” – spiega la referente dell’Ats Savonese Adelia Marenco -Il servizio civile regionale è un sistema virtuoso di partecipazione dei giovani alla vita attiva della società di durata semestrale, che prevede un’indennità di 433,80 euro mensili erogata ai partecipanti per il periodo in oggetto”.
“La mattinata odierna – dichiarano gli Assessori del Comune di Savona Elisa Di Padova e Riccardo Viaggi – rappresenta un momento di ringraziamento e promozione di questo tipo di sostegno ai giovani e al loro desiderio di contribuire ad aiutare il prossimo, a mettere le loro capacità a servizio della collettività anche in situazioni emergenziali. Il Servizio Civile Regionale, che è un’occasione di scoperta delle proprie attitudini e competenze e quindi di se stessi, sarà anche oggetto di approfondimento nella mattinata dedicata ai giovani in programma venerdì mattina all’interno di OrientaRagazzi Savona, al Priamar”.
La maggior parte dei ragazzi che ha scelto di svolgere il servizio civile ha acquisito o incrementato le proprie competenze umane, sociali e tecniche specifiche dei settori scelti. Inoltre ha potuto usufruire di oltre trenta ore di formazione sia specifica sia su temi generali come l’inclusione sociale, la non violenza, la certificazione delle competenze. Molti hanno deciso di ricominciare gli studi e alcuni hanno trovato lavoro grazie al percorso intrapreso.
Di seguito alcune testimonianze di ex volontari. “La prima esperienza col servizio civile regionale nel 2020 – ha raccontato Lucia -. Sono stata a Celle in un asilo nido. Ho applicato l’arte in ambito educativo. Poi sono passata al servizio civile universale e ora ho vinto due bandi partecipando cona la mia idea di impresa”.
“Ho iniziato con Garanzia Giovani – racconta Nicole -, poi anche io ho fatto e sto ancora facendo il servizio civile universale e nel frattempo studio”. “Nel 2020 – ha detto Gianluca – ho iniziato con il servizio civile universale a pandemia appena iniziata ma nonostante le difficoltà ho fatto l’attività di educatore e mi è piaciuto tantissimo. Dopo Garanzia Giovani, poi contratto a tempo determinato di 6 mesi e ora sono a tempo indeterminato in ludoteca a Finale”.
Infine la testimonianza di una tutor: “Il servizio civile – evidenzia Antonella – apre a tanti ragazzi una porta sul mondo e dà opportunità immediata e veloce per prendere contatto con la vita vera”.