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Femminicidi, una sedia rossa in Consiglio regionale: “La dedichiamo a Giulia Cecchettin”

È la prima in Italia in un'assemblea regionale. In Liguria 29 vittime negli ultimi cinque anni. Medusei: "Più prevenzione, soprattutto nei giovanissimi"

Generico novembre 2023

Genova. Una sedia rossa, che verrà dedicata a Giulia Cecchettin, installata nella sede del Consiglio regionale come simbolo della campagna di sensibilizzazione contro la violenza sulle donne. L’inaugurazione è avvenuta questa mattina, a pochi giorni dal femminicidio della 22enne accoltellata a morte dall’ex fidanzato in Veneto e in vista della ricorrenza del 25 novembre.

L’assemblea legislativa della Liguria è la prima in Italia ad ospitare una installazione permanente dedicata alla campagna contro la violenza sulle donne. La sedia rossa è parte di un progetto dell’artista Deborah Riccelli (che ha letto un monologo dedicato a Jennifer Zacconi, uccisa dall’amante al nono mese di gravidanza) e dell’avvocata Gabriella De Filippis, in collaborazione con Socrem Genova, ed è stata realizzata dalla scultrice Patrizia Tummolo.

“Alla luce di quello che è appena caduto in un’Italia sconvolta dal femminicidio di Giulia questa iniziativa assume ancora un carattere ancora più pesante – commenta il presidente del Consiglio regionale Gianmarco Medusei -. Oggi deve essere un momento di riflessione per tutte le istituzioni, a cominciare dalla famiglia e dalle scuole. Bisogna fare più prevenzione culturale, soprattutto nei giovanissimi, perché non dobbiamo limitarci a un simbolo, ma la sensibilizzazione deve essere 365 giorni all’anno”.

Generico novembre 2023

“Il progetto sedia rossa è partito a Pieve Ligure nel giugno del 22, questa è la diciassettesima sedia che mettiamo in Liguria – spiega Deborah Riccelli -. L’abbiamo messa a Palazzo Tursi, Palazzo Ducale, in vari comuni e siamo molto felici oggi di essere qua perché è il primo Consiglio regionale in Italia ad aver preso una posizione ferma contro il femminicidio tenendo un presidio permanente. Io mi occupo in particolare delle famiglie, dei familiari, delle vittime di femminicidio e degli orfani. Oltre a chi sta provando ad uscire da una situazione di violenza dovremmo pensare anche a queste famiglie che si trovano a dover badare a questi nipotini senza poter neanche piangere le loro figlie. Non ultimo il caso di cui stiamo parlando in questi giorni, quello di Giulia Cecchettin. Ho chiesto una deroga per dedicare questa sedia proprio a lei, perché è successo pochi giorni fa”.

Con l’assassinio di Giulia Cecchettin, in Italia, nel 2023, le vittime di femminicidio sono 105, un numero purtroppo rimasto costante negli ultimi anni. Oltre metà delle vittime sono state uccise da mariti, fidanzati, ex partner, per futili motivi di gelosia e possessività ossessiva. Tra le vittime non ci sono solo giovani e giovanissimi, ma anche soggetti anziani, che quest’anno statisticamente hanno rappresentato circa il 30% del numero complessivo.

Le vittime di femminicidio in Liguria, negli ultimi 5 anni, sono state 29. L’ultima vittima solo pochi giorni fa, il 29 ottobre, a Savona: una donna, madre di 4 figli, è stata strangolata dal marito.

“La violenza sulle donne è un problema grave, lo dimostrano i numeri e i cruenti fatti di cronaca che continuano a riempire i nostri telegiornali, ultimo dei quali il caso della giovane Giulia Cecchettin, uccisa ferocemente dal suo ex fidanzato –  commenta in uan nota Mabel Riolfo, consigliere regionale e vicepresidente del gruppo Lega in Regione Liguria – È importante sensibilizzare l’opinione pubblica, promuovere l’uguaglianza di genere e sostenere le vittime attraverso misure legali e di supporto. L’inaugurazione oggi, nella sede del Consiglio regionale, della Sedia Rossa, in ricordo delle donne vittime di matrattamenti, abusi e femminicidi, vuole essere il simbolo della campagna di sensibilizzazione contro la violenza sulle donne, vuole testimoniare l’importanza di educare contro la violenza sulle donne e spingere tutti noi a fare uno sforzo a livello individuale, comunitario e societario per sensibilizzare ed educare contro la violenza di genere. Un grazie alle ideatrici del progetto: la dott.ssa Deborah Riccelli, l’avvocato Gabriella de Filippis e l’artista che ha personalizzato La sedia, Patrizia Tummolo”.

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