Savona. Un adolescente su dieci è a rischio, le richieste di aiuto aumentano del +30%. Sono i numeri relativi ai disturbi del comportamento alimentare riportati da Asl2 nell’ambito dell’incontro di questa mattina alla Sala della Sibilla del Priamar con studenti e docenti delle scuole savonesi.
L’iniziativa di questa mattina organizzata da Asl2 si inserisce in un progetto regionale volto al miglioramento dell’assistenza alle persone con DNA (Disturbi dell’Alimentazione e della Nutrizione). L’obiettivo principale è sensibilizzare quella fascia di età maggiormente colpita da questa problematica di salute, ma anche indicare gli strumenti a disposizione per prevenire e contrastare tale fenomeno, come la peer education e l’identificazione precoce.
Oggi la presentazione del piano di intervento di prevenzione e protezione alla salute nelle scuole: “Questo è un momento cruciale – evidenzia Pier Fabrizio Cervo, direttore struttura complessa psichiatria ponente Asl2 e del centro regionale per i disturbi dell’alimentazione – ed è stato preceduto da un corso di formazione che abbiamo fatto per il personale con il coinvolgimento delle istituzioni scolastiche”.
Sull’aumento dei casi commenta: “Sono in crescendo, oggi rappresentano una delle manifestazioni più tipiche del disagio in adolescenza. Vogliamo intervenire il prima possibile con l’aiuto nell’intercettare il disagio dei ragazzi stessi, con la nostra supervisione”.
Cervo spiega che “le cause non sono semplici da individuare e ci sono tanti fattori che contribuiscono come l’isolamento durante la pandemia, il problema con famiglie, i social”. Per questo si aiutano i ragazzi a conoscersi meglio: “I giovani devono imparare a leggere le loro emozioni e comprendere la parte emotiva di se stessi, oltre a esprimere con le parole le sensazioni negative come rabbia, delusione“.