Disagio

Studenti al freddo, la caldaia funziona ma non si può accendere perché manca una certificazione

L’impianto funzionerebbe, ma serve il via libera dei vigili del fuoco. Scarampi: “Non posso che essere solidale con i ragazzi, ho fatto presente il disagio al Comune”

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Finale Ligure. Sedici gradi in classe e nessuna soluzione all’orizzonte ( quanto meno nell’immediato). Così gli studenti dell’istituto alberghiero di Finale Ligure hanno deciso di scioperare. L’episodio ha riguardato una decina di classi (circa 200 studenti) della succursale del nuovo polo scolastico ed è avvenuto nella giornata di ieri, lunedì 27 novembre. 

Il paradosso della situazione, come spiega ai microfoni di IVG lo stesso dirigente del nuovo polo scolastico Daniele Scarampi, è che il problema non è tecnico, bensì burocratico: “La caldaia funziona perfettamente – spiega -, ma purtroppo manca una certificazione (la SCIA, ndr), che viene rilasciata dai vigili del fuoco. Il Comune si è accorto di questa mancanza e si sta adoperando per ottenerla”.

Nel mentre, però, gli studenti devono fare i conti con le temperature e soprattutto con i tempi della burocrazia: “Ho subito fatto presente il disagio all’ufficio tecnico – sottolinea Scarampi – e mi è stato risposto che le procedure sono state avviate. Secondo quello che mi è stato riferito venerdì scorso, occorrono circa due settimane per completare l’iter e ottenere il via libera per l’accensione”. 

Così nel frattempo all’alberghiero sono arrivate le stufette, che tuttavia risultano un vero e proprio “tapullo”, tanto che lo stesso dirigente scolastico ha compreso la decisione degli studenti di scioperare: “Mettendomi nei panni degli alunni che devono stare nelle aule con 16 gradi – aggiunge -, non posso che essere solidale con loro. Le stufette purtroppo risolvono il problema solo in parte. Prima di tutto perché sono poche e non bastano per tutte le classi, alcune delle quali sono grandi e difficili da riscaldare. Inoltre, quando vengono attivate tutte c’è anche un problema di sovraccarico”.

Sullo sfondo, infine, resta una domanda: “Per ottenere questa certificazione – conclude Scarampi -, occorrono dei passaggi tecnici. Mi domando perché non sia stata avviata prima la procedura. Dal punto di vista dirigenziale sinora ho fatto tutto il possibile e ovviamente insieme ai miei colleghi stiamo verificando che l’iter vada a buon fine nei tempi che mi sono stati riferiti”. 

Nei prossimi giorni non sono in programma altri scioperi, mentre gli studenti dell’alberghiero dovranno “battere i denti” ancora per una settimana (burocrazia permettendo). 

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