Perplessità

Biodiversità, l’Osservatorio Animalista: “Area marina di Bergeggi umiliata dalla Regione che rinuncia all’ampliamento”

"Eppure intorno ala sua unica biodiversità sta fiorendo, finora senza alcun aiuto pubblico, un promettente turismo eco-compatibile"

Capitaneria Porto Area Marina Bergeggi

Bergeggi. L’Osservatorio Savonese Animalista denuncia la “preoccupante insensibilità alle sorti del mare e dei suoi abitanti da parte della regione Liguria che rinuncia a proporre l’ampliamento dell’area marina protetta di Bergeggi”.

“Eppure intorno ala sua unica biodiversità sta fiorendo, finora senza alcun aiuto pubblico, un promettente turismo eco-compatibile di whale watching (osservazione dei cetacei), snorkeling e fotosub, organizzato da decine di imprese che portano diverse migliaia di persone all’anno ad osservare i meravigliosi fondali e le oltre 80 specie animali marini presenti”.

Secondo l’Osa è invece ancora “rarissimo nel mar Ligure il granchio blu, la specie ‘aliena’ trasportata accidentalmente con le acque di zavorra delle navi dai Caraibi al Mediterraneo, che ha già colonizzato l’adriatico e fatto strage di crostacei d’allevamento; ma il ministro dell’agricoltura Lollobrigida e l’assessore ligure alla pesca Alessandro Piana sono già riusciti ad ottenere finanziamenti statali, da erogare a consorzi ed imprese di pesca ed acquacoltura liguri”.

Osa  ricorda che “esperti e scienziati propongono le vere soluzioni del problema, tutela e non soldi a pioggia ai pescatori: riduzione dell’attività della pesca professionale, maggiore protezione delle specie marine al vertice della catena alimentare (tonni, pescispada, squali), divieto o forte limitazione della pesca delle specie animali che se ne cibano, come anguille, ombrine, tartarughe, squali, razze e polpi, senza escludere diverse specie di uccelli (cormorani, aironi, etc.)”.

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