Savona. “Questa sentenza sancisce nero su bianco in nome del popolo italiano che abbiamo sempre rispettato tutti i limiti di legge e non abbiamo arrecato danno al territorio, alla popolazione e ai lavoratori”. E’ il commento di Giuseppe Piscitelli, direttore affari legali di Tirreno Power pochi minuti dopo la sentenza che ha visto assolti tutti gli imputati. Era stati rinviati a processo 26 tra manager ed ex manager con l’accusa di disastro ambientale e sanitario colposo.
La decisione di oggi pomeriggio arriva dopo 10 anni dalla chiusura dei gruppi a carbone: “Questa sentenza chiude un lungo processo che ci vedeva coinvolti per un presunto disastro ambientale – ha ricordato Piscitelli -. Abbiamo sentito tutti: ‘tutti assolti’ azienda e amministratori. L’allora procuratore decise di avviare le indagini, ma oggi è da escludere che l’azienda abbia provocato morti“.
Delusione dei cittadini e delle parti civili per l’esito del processo e soddisfazione ma anche rammarico dell’azienda per le conseguenze della chiusura della centrale: “Pensiamo a chi ha subito le conseguenze negative come i contraccolpi economici dell’indotto“. Sono stati, infatti, centinaia i lavoratori dell’azienda che sono stati licenziati.
Sulla presunta responsabilità di aver provocato inquinamento e danni alla salute l’azienda commenta: “E’ da escludere in maniera più netta possibile – conclude Piscitelli – perchè tutte le accuse mosse nei nostri riguardi non sono arrivate a processo e questa sentenza decreta in maniera chiara che la centrale non ha prodotto danni alla salute della popolazione”.