Roma. “Nella mia interrogazione presentata oggi al question time con il ministro dell’Ambiente Pichetto Fratin ho ricordato come la questione del rigassificatore a Vado Ligure abbia almeno tre elementi di criticità: la salute pubblica e la sicurezza in primis, la seconda è la zona di conservazione speciale dei fondali Noli-Bergeggi messa a rischio, terzo è che non sia (come viene dichiarato) un’opera urgente e necessaria poiché i dati dei ricercatori Re Common dicono chiaramente che la domanda di gas nel nostro Paese è in costante diminuzione e che la capacità infrastrutturale del sistema oggi garantisce il doppio della domanda del gas prevista al 2026”.
Lo dichiara il deputato ligure del PD Luca Pastorino, dopo il question time in aula, per l’interrogazione sul rigassificatore di Vado Ligure sottoscritta anche dalla deputata PD Valentina Ghio.
“Il ministro Pichetto Fratin sostanzialmente non ha risposto, ha solo evidenziato che l’iter si trova al suo inizio. Le criticità però restano forti, come ho ricordato in aula e come si evidenzia dai rapporti dell’Istituto Superiore di Sanità: l’opera – scrive l’ISS – si inserisce su un territorio già fortemente antropizzato e industrializzato con criticità che riguardano i diversi comparti ambientali sui quali si potranno aggiungere gli impatti determinati dall’opera. Sono certo che gli elementi tecnici saranno obiettivi nel giudizio e nelle scelte ma è bene che anche la politica nazionale faccia una riflessione seria sulle problematicità dell’opera e sulla sua inopportunità”, chiude Pastorino.