Frattura

Rigassificatore e inchiesta Provincia, maggioranza Pd-Cambiamo verso la rottura

La tensione è alta, la prossima settimana la decisione

Provincia - Palazzo Nervi

Savona. Rottura in vista per la maggioranza in Provincia. Due le linee di frattura: da un lato la posizione del presidente Pierangelo Olivieri sul rigassificatore, dall’altro l’inchiesta della Procura sulla Provincia che vede coinvolta (con l’accusa di maltrattamenti nei confronti dei dipendenti e sospettata di aver favorito alcuni candidati durante i concorsi per la selezione del personale dipendente) anche il direttore generale Giulia Colangelo, ora sospesa dal ministero.

Due questioni determinanti verso lo strappo Per la coalizione tra Cambiamo e il centrosinistra (PD e Azione) sul tavolo, oltre all’accordo raggiunto sui temi (trasporto pubblico, ato idrico e ato rifiuti), era anche stata messa dal sindaco di Savona Marco Russo la richiesta, poi rimasta inascoltata, di nominare un nuovo segretario generale.

Un duro attacco a Olivieri è arrivato, durante il confronto di ieri, dal sindaco di Savona Marco Russo che lo ha accusato “di non rappresentare i Comuni“. La stessa polemica era stata sollevata dal vice Massimo Niero pochi giorni fa che riferendosi al presidente aveva detto: “E’ contro tutti“.

Secondo quanto emerge dalle voci che in queste ore si rincorrono, l’idea è stata lanciata dal consigliere regionale (savonese) Roberto Arboscello, che non conferma ma sostiene che la coalizione sia arrivata alla fine: “Io non rinnego la scelta sulla coalizione perchè basata sui temi (rifiuti e trasporto pubblico) sui quali poi abbiamo ottenuto risultati. Ma da poche settimane a oggi non c’è più condivisione. Su termovalorizzatore e rigassificatore Olivieri fa le sue uscite senza confronti con i consiglieri e i sindaci. Usa il metodo Toti-Bucci dell’imposizione e io non lo condivido: ieri pomeriggio tutti i sindaci si sono espressi contrari, Toti ha chiuso la riunione dicendo che va avanti come un treno e Olivieri non ha detto una parola. Per questi motivi questa esperienza per me è finita qui”.

Sul tema intervengono anche i consiglieri regionali della Lista Sansa, Ferruccio Sansa, Selena Candia e Roberto Centi, che dicono: “Lo avevamo detto dal primo giorno: no all’accrocco destra-sinistra per eleggere Olivieri ai vertici della provincia di Savona. Ci pareva un’operazione di potere più che di programma. I fatti di cronaca di oggi ci spingono a sollecitare di nuovo che il centrosinistra abbandoni questa alleanza e sfiduci il presidente“.

Lunedì e martedì si terranno i due incontri chiave per decidere ufficialmente la sorte di questa coalizione anche se l’ipotesi conciliazione sembra essere quasi impossibile. Il primo sarà tra gli esponenti provinciali del Partito Democratico, il secondo con i gruppi consiliari in Provincia. I gruppi consiliari savonesi Sinistra Italiana e Patto per Savona (che ricordiamo avevano appoggiato Olivieri, solo il consigliere Marco Ravera si era astenuto) sono sulla stessa linea e hanno chiesto sollecitato i partiti a confrontarsi.

Nel frattempo, oggi a Palazzo Nervi Olivieri e Niero insieme alle posizioni organizzative hanno lavorato per riuscire a far proseguire l’operatività dell’ente (a cui ora mancano sia il direttore generale che quattro dirigenti).

Dal presidente Pierangelo Olivieri un invito ai colleghi a non fare passi indietro: “Sarebbe una decisione irresponsabile. Siamo un ente soprattutto amministrativo più che politico e in questo momento, dove la funzione dello stesso non può essere messa a ulteriore repentaglio, faccio un invito alla responsabilità ai colleghi”.

Il consiglio provinciale sarà rinnovato tra poche settimane, le ultime elezioni (di secondo grado) si erano tenute a dicembre 2021.

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