Albenga. L’assessore del Comune di Albenga, Marta Gaia, replica ai consiglieri di minoranza Eraldo Ciangherotti e Cristina Porro rispetto all’ipotesi del Cpr ad Albenga.
“Premesso che i consiglieri Ciangherotti e Porro non hanno ancora capito, o forse non vogliono capire, che i CPR non rientrano nel percorso dell’accoglienza e che sono ben diversi dal centro di primissima accoglienza, ribadisco che i CPR sono strutture dove vengono violati i diritti umani, non solo per le condizioni igienico-sanitarie, ma perché vengono detenute persone che non hanno commesso reati. Essere clandestini non è un reato punibile con la detenzione per la sua stessa natura”.
“Tornando al centro di primissima accoglienza la Prefettura ci ha comunicato che sono iniziate le operazioni di dismissione del centro. Queste necessitano di una certa tempistica determinata dalla necessità di ricollocare queste persone nei CAS, ma, nel frattempo, non sono più previsti nuovi arrivi. Ci tengo invece a ringraziare gli operatori che hanno gestito fino ad oggi il centro di primissima accoglienza sottolineando come non si siano verificate problematiche in esso, a Vadino e nella città di Albenga. Ringrazio anche la parrocchia di Vadino che ha messo a disposizione il campo da calcio per i ragazzi e i cittadini che si sono dimostrati solidali”.
Il sindaco Riccardo Tomatis afferma: “Proprio non ce la fanno a non strumentalizzare un tema che sta a cuore a tutta la città. D’altra parte mentire è la loro prerogativa e continuano a farlo a partire dal millantato sopralluogo che non hanno fatto anche perché la Prefettura non lo permette. Mentono anche sull’ipotesi che il Centro di primissima accoglienza possa essere collegato alla realizzazione di un CPR la cui scelta è invece completamente fatta dai loro partiti di appartenenza. Basta prendere in giro i cittadini albenganesi. Basta guardare su sito del Ministero per leggere che i siti dove possono essere costruiti CPR sono ex caserme militari di proprietà dello Stato o di Cassa depositi e prestiti”.
“È comprensibile che chi come loro ha in tasca le tessere di quei partiti che stanno facendo queste scelte non trovi altro modo di nascondersi da questa responsabilità se non creando confusione.
Tra le righe i consiglieri Porro e Ciangherotti lasciano inoltre intendere che i CPR siano luoghi sicuri e dove vengono rispettati i diritti umani e quindi ne giustificano la presenza ad Albenga. Dopo questo comunicato ritengo che probabilmente non ci siano le basi di lealtà e correttezza nonché di onestà intellettuale per proseguire un percorso condiviso con i consiglieri Ciangherotti e Porro che a quanto pare il CPR ad Albenga lo vogliono. Mi auguro, invece, che gli altri consiglieri di minoranza possano mantenere l’impegno che hanno perso di fronte a tutta la città, quello di rimanere uniti in questa battaglia per il bene della nostra città e del territorio”.