Andora. E’ positivo il bilancio del Flag Gruppo di Azione Costiera Savonese che, a fine mese, cesserà di esistere per confluire in un unico Flag regionale. I risultati sono stati illustrati questa mattina, nella suggestiva cornice di Palazzo Tagliaferro ad Andora, durante un incontro organizzato per presentare il documentario “Storie di mare” e l’omonimo depliant che raccoglie i risultati del Flag Gac Savonese in questi anni di attività.
Dopo i saluti del sindaco di Andora Mauro Demichelis (anche consigliere del Flag Gac Savonese) e del presidente del Flag Gac Paolo Ripamonti, sono seguiti gli interventi di chi, in questi anni, ha partecipato ai lavori per valorizzare la piccola pesca savonese: Mirvana Feletti, dirigente della Regione Liguria, settore Politiche Agricole e Pesca, Giancarlo Cerisola, consigliere della Camera di commercio Riviere di Liguria, Augusto Comes in rappresentanza delle associazioni di categoria del settore pesca, Lorenzo Viviani, consulente DG Pesca Marittima e Acquacoltura del MASAF. Grazie agli studi dei biologi dell’Università di Genova è stato dimostrato come la pesca al novellame di sardina, i gianchetti, sia sostenibile con determinati accorgimenti, e come sia sostenibile la tradizionale pesca alla sciabica nel Golfo di Noli.
Studi che serviranno a cercare di convincere la burocrazia europea a rivedere le restrizioni sulla pesca che tanti danni ha provocato all’economia ligure legata alla piccola pesca. In pratica, una volta ottenuto il via libera da Bruxelles, si potrà tornare a pescare i “gianchetti 2.0”, nel senso che le imbarcazioni e il pescato verranno monitorate in tempo reale da un’app sviluppata dall’ingegner Massimiliano Margarone, un modo per garantire la sostenibilità.
Sul fronte della lotta all’inquinamento sotto la spinta del FLAG Gac Savonese sono state progettate nasse per la pesca al polpo in plastica biodegradabile, e sono state promosse iniziative di sensibilizzazione per la pulizia dei fondali e la riduzione delle microplastiche in mare.
Tra gli interventi più interessanti quello di Giancarlo Cerisola: “Accanto alla valorizzazione del pescato abbiamo cercato di valorizzare la modalità di pesca tradizionale, un modo per legare sempre di più questo settore al turismo”, ha detto. Una strada che dovrà essere seguita anche dal nuovo Flag regionale.
Da parte sua Lorenzo Viviani ha sottolineato come scelte prese su base ideologica da parte dell’Europa stiano penalizzando il settore pesca costringendo molti pescatori ad abbandonare il lavoro. “Manca anche il ricambio generazionale, ma soprattutto dobbiamo lavorare in una modifica culturale del consumatore: cresce la richiesta di pesce, ma in effetti si consumano solo quattro varietà”, in pratica un’accusa di “monocultura ittica”. Un vero danno vista la biodiversità del nostro mare.
Augusto Comes, dal canto suo, ha sottolineato come i risultati raggiunti siano stati il frutto di unità d’intenti da parte di tutti, senza divisioni, magari con discussioni, ma con capacità di sintesi. Infine Mirvana Filetti, ringraziata da tutti per il lavoro svolto: “E’ la funzione dei funzionari, raccogliere le istanze dal basso e incrociarle con le direttive che arrivano dall’alto, in questo caso dall’Europa. Fare sintesi per riuscire a risolvere i problemi è il nostro compito. Il settore pesca ha bisogno ancora di attenzione, bisogna accompagnare i pescatori verso la transizione energetica, sviluppare l’acquacoltura, risolvere i problemi legati allo smaltimento dei rifiuti della lavorazione del pesce affinché diventino un’opportunità e non un costo per smaltirli”.
Paolo Ripamonti, visibilmente emozionato, ha concluso i lavori: “Fin dall’insediamento del Consiglio di amministrazione abbiamo cercato di risolvere i problemi non in maniera ideologica, ma scientifica, a cominciare dalla redazione del Piano di Gestione del novellame di sardina, i gianchetti, che con l’aiuto dei biologi dell’Università di Genova abbiamo presentato a Bruxelles. Non è una battuta, c’è stato un giovane ricercatore che ha pesato e misurato ad uno ad uno i bianchetti pescati per la ricerca scientifica! Il risultato, però, valeva lo sforzo”.
“Così è stato per gli altri progetti. Lasciamo in eredità al prossimo Flag regionale, a cui vanno i nostri più sinceri auguri, un comparto che ha un grande potenziale, per la bontà e la varietà del nostro prodotto ittico, per la qualità dei nostri pescatori, per la suggestione che suscita un gozzo che arriva, di prima mattina, sul molo di un porticciolo o su una spiaggia…”