Andora. Una domenica storta per la Cairese sul campo neutro del “Marco Polo” contro l’Imperia di Pietro Buttu. Una sconfitta che stona per la classifica ma, soprattutto, sul lato della prestazione, molto criticata da Riccardo Boschetto nel post partita.
“Non parlo mai dell’arbitro – premette il tecnico nonostante tra i gialloblù ci fosse un generale disappunto per alcune decisioni -. Non mi piaciuto assolutamente l’approccio della gara. Ci abbiamo messo poca intensità e cattiveria, subendo tutto il primo tempo con troppa sufficienza. Dopo abbiamo lottato e si è visto un migliore atteggiamento, ma la sconfitta è meritata. Se si pensa soltanto a giocare tecnicamente si rischia di soccombere com’è successo oggi. Forse le prime vittorie hanno illuso ma il percorso è lungo, bisogna creare una mentalità diversa. Non si va da nessuna parte con la sola qualità“.
L’obiettivo societario resta quello di rimanere nel lotto delle prime della classe nel campionato di Eccellenza. La sconfitta contro una pretendente al salto di categoria è una caduta da cui rialzarsi, ma Boschetto ora chiama più compattezza all’interno dell’ambiente: “Sono da poco qui però credo che ci sia un motivo se la Serie D manchi da 33 anni. Da fuori tutti ci danno per favoriti, ma non so per quale ragione perché il favoritismo lo si vede sul campo. All’interno ci preoccupiamo solo di criticare invece di sostenere la squadra. Probabilmente dobbiamo ritornare ad essere più coesi, diventando una cosa unica, per raggiungere un traguardo storico. Non so se ce la faremo subito, il calcio non è una scienza esatta ma ci va molto vicino. Ci vuole tempo e lavoro“.
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