Cairo Montenotte. Uno svincolo autostradale per agevolare l’accesso all’ospedale San Paolo come opera compensativa per il rigassificatore. L’ipotesi è al vaglio in Provincia, lo ha rivelato il sindaco Paolo Lambertini durante il consiglio comunale di Cairo Montenotte, in risposta ad una mozione presentata dal gruppo Più Cairo.
Inizialmente la lista di minoranza aveva presentato la mozione chiedendo di inserire l’opera come compensazione per il rigassificatore: “La mozione risale al 2 agosto, quando ancora le informazioni sul progetto erano scarse – ha spiegato il capogruppo di Più Cairo Fulvio Briano – Alla luce di quanto appresso in seguito e della nostra assoluta contrarietà al posizionamento della nave Golar Tundra a largo di Vado Ligure, non la ripresenterei in questi termini legandola al rigassificatore”.
L’emendamento ha riguardato proprio questo aspetto, è stato eliminato infatti qualsiasi riferimento al progetto di Snam e con la mozione (approvata all’unanimità) il consiglio ha impegnato il sindaco e la giunta a continuare ad attivarsi per con Regione e gli enti preposti per ottenere lo svincolo autostradale. “Si tratta – ha sottolineato Briano – di un’opera indispensabile per un territorio come il nostro che ha difficili collegamenti, a causa della sua conformazione orografica, con gli ospedali della provincia”.
Un aspetto, questo, su cui è d’accordo il sindaco Lambertini: “È un impegno che ho già portato avanti presso la Regione e la Provincia. Il 12 agosto 2022 – ha ricordato il primo cittadino – come distretto socio sanitario avevano chiesto a Toti la realizzazione di un casello autostradale per agevolare l’arrivo all’ospedale di Savona, richiesta che abbiamo ribadito nei consigli provinciali scorsi e nella riunione di giovedì. L’opera, di cui si parla da tanti anni, rientra tra le volontà dell’ente Provincia, la sua realizzazione andrebbe infatti non solo a favore della Valbormida ma anche del resto del territorio. Sicuramente sarà oggetto di discussione nel prossimo incontro sul rigassificatore, quando si parlerà di compensazioni”.
E in merito al rigassificatore, in risposta ad un interrogazione di Cairo in Comune, Lambertini ha dichiarato: “Non ho mai detto di essere a favore, abbiamo incontrato in Regione Snam e Rina e abbiamo delle perplessità su alcuni aspetti riguardanti il tracciato ed in particolare dove verranno installate le nuove condutture. A Cairo – ha spiegato – il progetto riguarderà 10 km di tubature, di cui 6,5 già esistenti. Le stazioni di manovra saranno 5 e avranno una superficie complessiva di 14.500 metri quadrati, contro i 6000 attuali, per un impatto tutt’altro che secondario. Ma la cosa che più ci preoccupa è che la stazione di rilancio situata ai Chinelli (vicina all’area protetta della piana di Rocchetta) passerà dagli attuali 300 metri quadrati ai futuri 8 mila, ossia 27 volte più grande di quella esistente e sarà dotata di due ciminiere alte 8 metri di cui ad oggi non si conosce né lo scopo né il funzionamento. Ci siamo già accordati per fare con i tecnici un sopralluogo e se non ci sarà elasticità da parte loro, prenderemo dei provvedimenti diversi rispetto al dialogo”.
“Detto questo – aggiunge il sindaco – non ho elementi di carattere economico per cui posso dire che non serve il rigassificatore, oppure elementi tecnici per dire che fa paura o inquina. A questi dubbi, che sono legittimi, devono rispondere gli enti preposti”.
“Il sindaco e la giunta si trincerano dietro questioni tecniche e burocratiche per non prendere una posizione politica di contrarietà al progetto e per non dire quale sviluppo hanno in mente per il futuro del nostro comune e della nostra provincia – commentano i consiglieri Giorgia Ferrari e Silvano Nervi di Cairo in Comune che si dicono insoddisfatti della risposta del sindaco – La solita posizione di accettazione succube nei confronti della Regione. Noi siamo per dire sì ad uno sviluppo diverso, che non preveda sempre e solo impianti legati ai rifiuti e ai combustibili fossili dall’elevato impatto”.