1795

Toirano si prepara a tornare al tempo di Napoleone: dal 22 al 24 settembre la rievocazione della battaglia della Certosa fotogallery

Fu uno degli scontri più violenti: i soldati francesi bombardarono la Certosa per aprirsi una via e raggiungere così le truppe austriache

Toirano si prepara a tornare indietro nel tempo. Dal 22 al 24 settembre, infatti, la cittadina della Val Varatella ospiterà la rievocazione storica della battaglia e dell’attacco alla Certosa da parte delle truppe francesi avvenuto il 23 novembre 1795. La manifestazione è organizzata dal Comune di Toirano e dal gruppo di re-enactement della “51eme Demi Brigade de Bataille”.

L’evento inizierà venerdì 22 settembre alle 15 con l’allestimento dell’accampamento militare presso il Parco del Marchese; sabato 23 settembre, invece, dalle 9.30 sono previsti: l’addestramento dei soldati per le vie del centro, le ronde, le pattuglie e le visite all’accampamento dei soldati; dalle ore 17:30 le truppe francesi avanzeranno dal centro storico alla Certosa simulando l’attacco al contingente austriaco. Domenica 24 settembre, alle 10.30 è prevista la commemorazione e l’intitolazione del nuovo parcheggio in località Certosa ai caduti della battaglia del 23 novembre 1795.

In quei giorni il paese si calerà nella vita e nelle vicissitudini nel 1795: “Invitiamo tutta la cittadinanza ad intervenire numerosa ad assistere alle battaglia all’interno del paese ed a visitare l’accampamento delle truppe che per l’occasione sarà allestito nel Parco del Marchese”, dicono dall’amministrazione del sindaco Giuseppe De Fezza.

La storia

Il 23 novembre 1795 la divisione del generale Augereau, comandante dei seimila uomini che costituivano l’ala destra dell’esercito napoleonico, attaccò la linea difensiva Austrica che correva dalle spiagge del Varatella-Pineland-Castellaro-Toirano-Boissano-San Pietro ai monti sino al passo dello Scravaion.

Le truppe al comando del generale Dommartin attaccarono nella zona della Certosa di Toirano e catturarono l’intero contingente austriaco, compreso il comandante generale Ternyey. La brigata di Bannel combattè ai Dari. Lo stesso Bannel venne ferito e sostituito dal colonnello Lannes, il quale concluse magistralmente l’azione a San Pietro dei Monti. I francesi combatterono come leoni e vinsero nonostante la superiorità numerica degli austriaci.

L’importanza della battaglia di Toirano

Dal punto di vista storico, la battaglia di Toirano è forse poco nota (al contrario di quella di Loano, celebrata anche sull’Arco di Trionfo a Parigi) ma è stata un evento chiave per la storia militare del periodo. Fu uno degli scontri più violenti: i soldati francesi bombardarono la Certosa per aprirsi una via (quella che oggi si chiama proprio via XXIII Novembre 1795) e raggiungere così le truppe austriache.

“La battaglia di Toirano è stata riscoperta da poco – raccontava a IVG.it Andrea Puleo, presidente della 51eme Demi Brigade de Bataille – Studiosi come Alessandro Garulla e altri hanno studiato questi eventi cercando di ricostruirli esattamente così come sono avvenuti. E sono riusciti a mettere insieme un puzzle enorme, che ci ha portato a chiederci come mai sull’Arco di Trionfo (che ripercorre tutte le battaglie napoleoniche dal 1795 al 1815) ci fosse solo la battaglia di Loano e non quella di Toirano. La battaglia di Loano è stata strategicamente la più importante, perché ha dato il via a tutti quegli eventi successivi all’arrivo di Napoleone. Dopo la Rivoluzione, in Francia comandava il Direttorio. Napoleone era solo un generale che comandava la guarnigione di Parigi”.

“Dopo gli eventi del 1794 e 1795 – prosegue Puleo – il fronte italiano è diventato talmente importante che il governo francese ha mandato 20 mila uomini a rinforza la linea che andava da Capo Santo Spirito al Colle di Tenda. C’erano 30 mila francesi e 40 mila austro-piemontesi. Nel 1795 c’è stato un grande evento, che rappresenta una novità rispetto al passato: per la prima volta viene sferrato un attacco in pieno inverno (normalmente da settembre ad aprile non si combatteva). Questa fu una cosa rivoluzionaria: una controffensiva in un periodo di non belligeranza. Ciò ha cambiato il modo di combattere”.

“L’armata francese fu divisa in tre unità, che attaccarono contemporaneamente le linee. E il loro attacco riguardò prima di tutto Toirano, che era un punto nevralgico in quanto ben fortificata. Gli austriaci non si aspettavano l’attacco, tanto che i francesi catturarono un piccolo stato maggiore alla Certosa e distrussero il complesso. Fu attaccato San Pietro ai Monti e prese alle spalle l’esercito austriaco. La battaglia fu chiamata ‘di Loano’ perché era il centro più noto, ma aveva un fronte di 40 chilometri (e a Loano avvenne veramente poco). Gli scontri più grandi avvennero qui, sullo Scravaion e nell’entroterra verso Bardineto”.

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