Liguria. “Come innumerevoli volte la Cisl Fp Liguria ha denunciato in passato, la condizione della sanità ligure è sempre più critica. Da un’analisi della situazione delle aziende sanitarie del territorio emerge evidente lo squilibrio che persiste tra servizi da garantire e dotazione organica delle unità operative. Gli operatori della sanità sono costretti a prestazioni continue oltre l’orario previsto, nel tentativo di far fronte alle carenze organiche, quelle stesse carenze che le direzioni delle varie aziende per prime denunciano a scusante delle criticità che affliggono il personale. È il momento di agire; prima che sia troppo tardi. Perché il sistema è al collasso. Agire subito con passi chiari e decisi”. Lo affermano in una nota il segretario generale Cisl Funzione Pubblica Liguria Gabriele Bertocchi e il componente della segreteria regionale Cisl Funzione Pubblica Liguria Andrea Manfredi.
“La situazione degli OSS langue da troppo tempo, con un fabbisogno enorme ad opprimere tutte le realtà sanitarie del territorio. Bisogna fare scorrere la graduatoria esistente procedendo immediatamente con le assunzioni, dopodiché ragionare sin da ora sui prossimi concorsi. Chiediamo poi l’immediata indizione di un concorso per infermieri per l’area metropolitana, che apra una nuova stagione di assunzioni indispensabili alle aziende di questo territorio. Ancora prima è necessario attingere a quella corposa quota di infermieri che sono rimasti in un limbo lavorativo per aver rifiutato la prima chiamata dall’ultimo concorso espletato, quando credevano che tale opzione fosse possibile. Equivoco determinato da una comunicazione istituzionale che sembrava loro consentire una scelta, che oggi invece non pare più legittima. Circa 370 professionisti appartenenti a tale profilo sono oggi bloccati in questo serbatoio che potrebbe, a nostro avviso, essere utilizzato nella stessa area tanto in crisi di personale”.
La Cisl Fp Liguria chiede quindi che “questi passi siano fatti subito, e siano solo i primi di una lunga serie capace di porre rimedio alla carenza di tutte le figure sanitarie fondamentali alla sopravvivenza del sistema pubblico”, si legge ancora nella nota.
Cgil “Un passo avanti verso la stabilizzazione dei ricercatori precari degli IRCCS”
Sempre in ambito occupazionale, ieri la Cgil Liguria con le categorie Flc e Fp ha partecipato all’audizione della commissione regionale per il protocollo tra Regione Liguria e Università.
Nel corso dell’audizione è stato chiesto di prevedere la partecipazione delle organizzazioni sindacali all’Osservatorio Regionale previsto da regolamento, e di dare applicazione a quanto previsto dal comma 431 della legge 205/17 che permette la partecipazione dei ricercatori degli Irccs con contratto a tempo determinato ai corsi di specializzazione in soprannumero a quelli previsti.
“Si tratta di personale altamente specializzato in forza agli Irccs San Martino e Gaslini che da anni vive una situazione di precariato e che, nonostante l’approvazione di una norma specifica per la loro stabilizzazione (legge 87/2023, Art 3-ter ‘Disposizioni in materia di personale della ricerca sanitaria degli Irccs pubblici e degli IZS’) continua a rimanere tale, per una sostanziale inerzia delle direzioni degli istituti”, notano dal sindacato.
“Con coerenza è stato chiesto che venga consentito a queste lavoratrici e lavoratori di poter accedere ai percorsi formativi così come previsti dalle norme, che consentiranno loro di poter partecipare ai concorsi per la dirigenza sanitaria a cui nonostante i tanti titoli acquisiti (uno su tutti il dottorato di ricerca) ad oggi è loro precluso. La commissione, su proposta del consigliere regionale Gianni Pastorino, ha approvato all’unanimità un emendamento che prevede l’impegno delle parti (Università e Regione) a dare applicazione di quanto previsto dal comma 431 della legge 205/17”.