Tutto esaurito

Incontro ai Serenella sul rigassificatore: per i ricercatori di ReCommon non serve, consumo di gas in costante calo

Branca: "La vicenda ha preso avvio a nostra insaputa"

Savona. Venerdì sera la Sms Fornaci Giardini Serenella ha fatto nuovamente il pienone: un incontro tecnico ed informativo sul famigerato rigassificatore con oltre 700 persone presenti. L’evento, intitolato “Sicurezza energetica per chi?”, è stato organizzato dal gruppo “No Rigassificatore” e dalla Associazione ReCommon, un’associazione nazionale che lotta contro gli abusi di potere e il saccheggio dei territori per creare spazi di trasformazione nella società, in Italia, in Europa e nel mondo.

Questa volta non si parlava solamente del progetto del FSRU, come nel primo incontro del 31 agosto, ma si parlava di strategie nazionali e internazionali sull’energia, di come il business del gas trasportato via nave si inserisca nelle decisioni dei governi. I ricercatori di ReCommon Elena Gerebizza e Filippo Taglieri hanno spiegato che “il consumo di gas è in costante calo dal 2005 a oggi. E’ una industria fossile che andrà smantellata entro il 2050, ma chi guadagna con il trasporto e la vendita di gas è riuscito a cogliere l’emergenza della guerra per spingere i governi a investire nel gas liquido”. Tre i concetti emersi nel corso della serata: secondo i relatori l’Italia sarebbe tra i maggiori importatori di gas, ma ne esporterebbe quote notevoli, lucrando sulle variazioni di prezzo; la finanza mondiale e nazionale (è stato fatto un riferimento specifico a Intesa San Paolo) sosterrebbe e investirebbe in modo imponente su questo business del gas; attraverso le navi gasiere e diverse triangolazioni con Spagna e Grecia continueremmo a importare il gas dalla Russia, ma a prezzo molto più alto rispetto a quello che pagheremmo con i gasdotti.

Ad introdurre l’evento la relazione dell’assessore Maria Gabriella Branca che ha illustrato attraverso le slide proiettate sul grande schermo l’attuale stato del procedimento. “La vicenda – ha spiegato l’assessore – ha preso avvio a nostra insaputa il 24 giugno 2023, quando SNAM (che aveva il termine ultimo del 26 giugno 2023, stabilito dal Commissario della Toscana per la presentazione del progetto integrativo di ricollocazione della FSRU in oggetto in sito off-shore nonché del progetto relativo agli interventi necessari per la dismissione della FSRU dal porto di Piombino) ha depositato l’istanza di ricollocazione presso la Regione Liguria. Nel frattempo il 22 giugno viene emanato il DPCM con la nomina di Toti a Commissario Straordinario di Governo: da questo momento il Commissario ha 200 gg per concludere tutto l’iter amministrativo che dovrà concludersi entro il 12 gennaio 2024. Come noto il 18 luglio Toti dichiara in conferenza stampa che il rigassificatore verra’ spostato da Piombino a Vado Ligure, che poi in realtà abbiamo scoperto che si tratta di Savona”.

“Il Comune di Savona – ha spiegato l’assessore – sta affrontando la questione del progetto del FSRU Golar Tundra in modo serrato e proprio in questi giorni vi sono stati passi importanti per la città e tutto il comprensorio. L’11 settembre, con una nota al Commissario Straordinario di Governo, Giovanni Toti il Comune ha chiesto di essere formalmente invitato a partecipare alla Conferenza dei Servizi, ha chiesto a Toti di fermarsi e di sospendere i termini del procedimento e infine ha provveduto ad incaricare i consulenti che ci affiancheranno nel formulare le osservazioni (20 settembre, termine per chiunque abbia interesse per formulare le osservazioni e 10 ottobre termine ultimo per il parere degli enti coinvolti nella conferenza dei servizi). Il 12 settembre si è tenuta la Commissione Consiliare che si è espressa per portare una mozione congiunta al Consiglio Comunale. Il 13 settembre si è tenuto l’incontro di 12 sindaci del nostro territorio: tutti i Comuni del Tavolo del porto – Savona, Vado Ligure, rappresentato dal commissario prefettizio, Quiliano, Bergeggi, Albissola Marina, Albisola Superiore – i Comuni dell’Area marina protetta dell’Isola del Golfo – oltre a Bergeggi, anche Spotorno, Noli e Vezzi Portio – i Comuni della Valbormida – Altare e Carcare – e, infine, Celle Ligure che ha chiesto di partecipare per il comune patrimonio marino e per i progetti turistici della Baia della ceramica”.

“Ma il momento più rilevante – ha concluso l’assessore Branca – è stato nel corso del consiglio comunale del 14 settembre quando è stata votata all’unanimità una mozione del consiglio che esprime la contrarietà al progetto ed impegna il sindaco e la giunta a compiere ogni azione politica e amministrativa al fine di sostenere le esigenze del territorio, perché questa è una battaglia che possiamo vincere solamente se riusciamo ad essere un fronte comune, formato dai cittadini, dalle associazioni, dai sindacati e da tutte le forze politiche”.

Vi sono stati poi gli interventi dei responsabili di Uniti per la Salute, Giancarlo Danzo e Gianfranco Gervino, cui han fatto seguito molti intervenuti del pubblico, tra cui Carlo Freccero, Maura Montalbetti, Marco Brescia, Edoardo Martinelli. L’evento è visibile qui.

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