Albenga. Un lungomare non impattante con, alle spalle, piazzette e luoghi di ritrovo, coerenza e uniformità negli interventi a scomputo di oneri di urbanizzazione, servizi, infrastrutture e alcune idee sulla caserma Piave che potrebbe essere tutelata e valorizzata diventando un vero e proprio centro d’arte o svilupparsi, in futuro, come una vera e propria “città nella città” (essendo, per dimensioni, più grande dell’intero centro storico).
È stato presentato ieri sera all’Auditorium San Carlo di Albenga il Masterplan di Vadino, lo strumento urbanistico che, attraverso le opere dei privati, alle quali sono legati gli interventi relativi alle opere di urbanizzazione, e il reperimento di ulteriori risorse da investire, punta ad una completa riqualificazione del quartiere albenganese.
Presenti alla serata il sindaco di Albenga Riccardo Tomatis insieme ai consiglieri di maggioranza, oltre ai tecnici e i progettisti del Masterplan, Diego Zoppi, Luca Muratorio, Paolo Raffetto, tra i relatori dell’incontro.
“Una città nella città”: così il primo cittadino ingauno ha voluto sintetizzare l’obiettivo del Masterplan di Vadino. Il progetto ha come principale obiettivo la riqualificazione della vasta area della Caserma Piave, oggi smilitarizzata e in stato di abbandono, che occupa una superficie che supera (con 88.709 mq) quella dell’intero centro storico albenganese: “Per le sue grandi dimensioni – sottolinea Tomatis – i suoi edifici e gli spazi che essa crea, potrebbe apportare un grande valore a tutta l’area di Vadino ed essere convertita in una molteplicità di spazi e attività utili al quartiere e alla città. Oltre al recupero della facciata di alto valore storico e artistico si può prevedere quindi la realizzazione di strutture turistico/recettive integrate con un parco urbano, attività commerciali e spazi verdi. Potrebbe ospitare, inoltre, attività temporanee alternative e particolari come mostre-mercato o attività di tipo fieristico e molto altro“.
Cos’è un Mastreplan?
Il Masterplan è un piano guida per il riassetto urbanistico e architettonico di un’area abitata di rilevante interesse culturale o paesistico. Si tratta di uno strumento urbanistico attraverso il quale, con interventi dei privati (ai quali sono legate opere di urbanizzazione) e il reperimento di risorse pubbliche, si arriverà ad una completa riqualificazione del quartiere.
Attraverso questo strumento si sono definiti alcuni aspetti ritenuti imprescindibili per lo scopo di rivalutare Vadino. In particolare: la passeggiata ciclopedonale con gli spazi verdi attigui, le piazze e gli edifici posizionati a un ritmo ricorrente e strutturante, elementi per infrastrutture, servizi pubblici quali parcheggi, aree verdi etc.
Lo studio per la rigenerazione urbana di Vadino è racchiuso all’interno di un documento composto da 75 slide in cui vengono presi in considerazione e analizzati diversi aspetti: aree interessate, documentazioni fotografiche, destinazioni d’uso, strutture ricettive esistenti (dieci camping/villaggi turistici, tre residences/hotel e sei ristoranti), arenili, stato di fatto delle superfici delle spiagge, rischi idraulici, verde pubblico e molto altro.
Nell’introduzione del progetto si fa riferimento alle “potenzialità” ancora inespresse di Vadino, nonostante i suoi 1200 metri di litorale a spiaggia, la vista frontale dell’isola Gallonara, le aree agricole costiere e quelle pianeggianti dedicate ai campeggi. Il Masterplan punta quindi a porre le basi per un progetto rigenerativo del quartiere, che nelle intenzioni dell’amministrazione albenganese dovrà essere promosso attraverso azioni coordinate tra soggetti privati e pubblici.
Ipotesi progettuali previste dal Masterplan
Passeggiata
“La volontà è quella di realizzare una passeggiata a mare sfruttando prevalentemente aree demaniali che costituirà un percorso ciclopedonale di circa sei metri con alberature al proprio interno posizionate in modo opportuno per ombreggiare nelle diverse ore della giornata. La quota della passeggiata sarà quanto più possibile all’attuale quota dell’arenile in modo di essere accessibile con brevi rampe o gradini. In fase preliminare si ipotizza la passeggiata costituita da impalcato ligneo, ma la scelta della pavimentazione e degli arredi è demandata a successivi approfondimenti progettuali”.
“A valle della passeggiata saranno ricollocati gli stabilimenti balneari. A monte della passeggiata ci saranno piante ad alto fusto e arbustive che filtreranno alla vista le attività ricettive riconfermate in modo che i fruitori della passeggiata abbiano un rapporto diretto tra mare e verde naturale. Le piazze che ritmicamente si succedono nello sviluppo del percorso litoraneo dovranno conformarsi armonicamente a questa percezione mare/verde naturale“.
Caserma Piave
“I progettisti che hanno realizzato il Master Plan – Zoppi, Muratorio, Raffetto – hanno avanzato diverse ipotesi per quel che concerne la caserma Piave che, sulla base del PUC sarà un distretto di trasformazione idoneo ad ospitare attività recettive, residenziali e commerciali. Una città nella città, insomma, specie se consideriamo che l’ex caserma lasciata in uno stato di abbandono dal 2004 quando è stata smilitarizzata, ha una superficie che supera quella del nostro intero centro storico. Per le sue grandi dimensioni, i suoi edifici e gli spazi che essa crea, potrebbe apportare un grande valore a tutta l’area di Vadino ed essere convertita in una molteplicità di spazi e attività utili al quartiere e alla città”.
“Oltre al recupero della facciata di alto valore storico e artistico si può prevedere quindi la realizzazione di strutture turistico/recettive integrate con un parco urbano, attività commerciali e spazi verdi. Potrebbe ospitare, inoltre, attività temporanee alternative e particolari come mostre-mercato o attività di tipo fieristico e molto altro“.
Attività ricettive
La caratteristica della Regione Vadino è di aver mantenuto aree agricole a poche decine di metri dalla battigia. Questa caratteristica, unica non solo ad Albenga ma in Liguria, va preservata.
Un’ipotesi di lavoro per la preservazione di tali aree è quella di legarle alla funzione turistica. Sulle orme di pratiche di successo anche a Vadino è auspicabile che vengano introdotti percorsi di “eetudement” (imparare giocando) relative alle eccellenze agricole locali. A Vadino la vicinanza di aree agricole, aree a campeggi e litorale, permetterebbe di creare una filiera virtuosa e molto semplice vista l’assenza di distanza tra le diverse funzioni.
Il masterplan prevede inoltre diverse ipotesi progettuali relative a viabilità e infrastrutture con ipotesi che vanno a guardare il futuro più prossimo e quello più a lungo termine (diverse ipotesi prevedono lo spostamento della ferrovia a monte).
Chiude il sindaco Riccardo Tomatis: “Dopo la valorizzazione del centro storico di Albenga (completamente rivalutato e diventato nel corso degli ultimi anni vero e proprio polo attrattivo del ponente savonese), gli interventi sulla zona mare con, tra gli altri, il Progetto Moli e, grazie alla collaborazione pubblico/privato, la nuova piazza al mare (piazza De Andrè), abbiamo avviato una programmazione e una progettazione concreta su Vadino che in parte ha già avuto risvolti concreti, ad esempio con l’acquisto, da parte di privati, degli ex cantieri navali e della casa dei quadrupedi (intervento che prevedrà la realizzazione a scomputo di una nuova passeggiata lungomare in grado di valorizzare sempre più la zona). Il Masterplan detterà le linee che seguiremo per intervenire in maniera concreta e programmatica, con una visione più ad ampio raggio sulla zona e la caserma Piave fa e farà parte di questa visione e vero e proprio progetto di rigenerazione urbana”.