Incarico

A.I.C.I., Pier Franco Quaglieni è presidente della sezione del Comprensorio Ingauno

Quaglieni, storico, giornalista e scrittore che ha dedicato particolare attenzione ai temi della Resistenza

Quaglieni

Albenga. Pier Franco Quaglieni è il presidente della A.I.C.I. del comprensorio ingauno, formato dai Comuni di: Alassio, Albenga, Andora, Arnasco, Castelbianco, Castelvecchio di Rocca Barbena, Casanova Lerrone, Ceriale, Cisano sul Neva, Erli, Garlenda, Laigueglia, Nasino, Onzo, Ortovero, Stellanello, Testico, Vendone, Villanova d’Albenga e Zuccarello, della Provincia di Savona.

Quaglieni, storico, giornalista e scrittore che ha dedicato particolare attenzione ai temi della Resistenza, è nipote dell’avv. Guglielmo Fusilli, ufficiale del “Nizza Cavalleria”, poi agli ordini del comandante Martini Mauri nelle Divisioni Autonome durante la Guerra di Liberazione. Dirige il Centro “Pannunzio” di Torino che ha fondato con Arrigo Olivetti e Mario Soldati oltre 50 anni fa.
Amico di Lelio Speranza (per moltissimi anni Presidente provinciale del Coni e Vicepresidente nazionale della FIVL) e del giornalista Romano Strizioli, ha curato la riedizione delle memorie di Mauri “Partigiani penne nere” e dal 1999 è cavaliere di Gran Croce al Merito della Repubblica, su nomina del presidente Scalfaro che lo insignì anche di medaglia d’oro di benemerito della cultura nel 1994.

La neocostituita Sezione, rinnovando il ben noto impegno profuso dal Prof. Quaglieni, è proiettata ad interagire sul territorio di competenza, con istituzioni, amministrazioni ed enti civili, militari e religiosi e con associazioni ed organizzazioni consimili, offrendo la propria disponibilità e collaborazione nell’occorrenza della celebrazione di feste nazionali e ricorrenze civili e di ogni iniziativa rivolta al raggiungimento degli scopi enunciati nello Statuto.

L’A.I.C.I. trasse ispirazione da un Sodalizio nato in Francia nel 1905, durante la guerra del 1915/1918, di cui fu chiesta l’estensione anche all’ Italia. La richiesta ebbe esito positivo e prese il nome di Associazione Italiana Combattenti Interalleati (A.I.C.I.). Dopo un periodo di assenza durante il ventennio fascista e la Seconda guerra mondiale, nel 1946 fu ricostituita la nuova Associazione che prese lo stesso nome, in vigore tutt’oggi.

Oggi aperta a quanti ne condividano le finalità, essa inizialmente riuniva coloro che combatterono a fianco degli Alleati nella prima (1914-1918) e seconda (1943-1945) guerra mondiale che non aderirono alla R.S.I. o non accettarono di combattere accanto ai tedeschi oltre che i partigiani deportati, perseguitati politici, prigionieri militari della Resistenza, combattenti delle Brigate Internazionali in Spagna e nelle formazioni garibaldine in Europa.

Su proposta del Presidente del Consiglio dei Ministri, con DPR 17.04.1990, registrato alla Corte dei Conti il 06.06.1990, Registro 7 Presidenza, foglio n. 186, l’A.I.C.I. ha avuto il riconoscimento come Personalità Giuridica ed approvato lo Statuto (G.U. 22.06.1990 n. 144-90A2757). Inoltre, è aderente alla “Confederation Europèenne des Anciens Combattants”, che si prefigge di fondere in un comune Ideale tutti i Combattenti d’Europa, onde pervenire all’unità e all’eguaglianza fra tutti i Combattenti, la Confederazione, creando la Croce del Combattente d’Europa con l’approvazione ed il riconoscimento degli Organismi Comunitari di Strasburgo con decreto del 6 novembre 1920, formata a tre croci riunite che si ricollegano alla Civiltà Occidentale ed alla sua unificazione: la Croce Bianca è il simbolo della Pace, la Croce Rossa rappresenta il sacrificio e l’immensa ecatombe dei caduti. dei martiri e le sofferenze dei milioni di morti, di deportati, di mutilati, delle vedove e degli orfani vittime delle nostre guerre fratricide e devastatrici. La Croce d’Oro è quella che simboleggia la gloria imperitura di tutti coloro che hanno combattuto per la propria patria con onore.

L’Associazione è inoltre riconosciuta dal “Conseil de l’Europe” con Statuto Consultivo, e aderente alla “Confederazione Italiana fra le Associazioni Combattentistiche e Parigiane”. Attraverso la Federazione Provinciale di Savona è in Patto di Alleanza e Mutuo Riconoscimento con il Centro XXV Aprile. Rientra al n. 20 nell’elenco delle Associazioni con personalità giuridica previsto dal Ministero della Difesa.

Le finalità e gli scopi dell’Associazione Italiana Combattenti Interalleati, che è apolitica e apartitica sono quelli sanciti dall’art. 1 dello Statuto Nazionale e cioè:
– ricordare i Caduti;
– sviluppare i vincoli di amicizia fra ex Combattenti, appartenenti alle Forze Armate ed ai Corpi Armati dello Stato in servizio ed in congedo;
– riaffermare i vincoli di amicizia e di solidarietà fra ex Combattenti della Comunità Europea e di tutti coloro che, nell’esercizio della loro attività militare, di polizia o umanitaria si battono per gli eterni Valori di Libertà, Pace e Democrazia e dimostrano amor di Patria e attaccamento alle Istituzioni;
– promuovere cooperazioni con tutte le Associazioni Combattentistiche e d’Arma italiane ed Alleate al fine di mantenere vivo lo spirito di Fraternità e Pace;
– tutelare gli interessi morali e materiali dei propri Associati;
– mantenere i vincoli di cameratismo con tutte le Associazioni d’Arma e Combattentistiche italiane ed Alleate;
– svolgere attività ricreative e culturali finalizzate a manifestazioni patriottiche ed europeistiche.
La sua festa nazionale è il 22 giugno quale ricordo della data del suo riconoscimento giuridico del 22 giugno 1990.

Da allora, si sono succeduti come Presidenti Nazionali:
– On. Prof. Pier Luigi ROMITA dal 1990 al 2003;
– Comm. Guido BELLOCCI dal 2003 al 2007;
– Dott. Vittorio GALOPPINI dal 2007 ad oggi.

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