Liguria. Il consiglio disciplinare dell’Ordine dei medici di Genova ha disposto l’archiviazione del procedimento disciplinare contro l’infettivologo Matteo Bassetti aperto dopo la segnalazione presentata da 123 medici. A darne la comunicazione è lo stesso medico genovese, assistito dagli avvocati Rachele Selvaggia De Stefanis e Gian Filippo Schiaffino.
“Lo scorso 26 luglio – scrive Bassetti in una nota pubblicata sul suo profilo Facebook – era stata mia premura (oltre che mio dovere morale e professionale) depositare approfondite controdeduzioni al mio ordine di appartenenza ove avevo smentito, punto per punto, le accuse e le pesanti falsità che mi erano state rivolte. Sono perciò rinfrancato dal fatto che detta autorità, a distanza di soli sette giorni, abbia deciso di archiviare il procedimento senza alcuna conseguenza per il sottoscritto, evidentemente ritenendo di disporre già di tutti gli elementi utili ai fini decisori”.
Le accuse nei confronti di Bassetti, direttore della clinica di malattie infettive dell’ospedale San Martino di Genova, avevano a che fare soprattutto col tema dei vaccini anti-Covid. Secondo i firmatari dell’appello indirizzato ad Alessandro Bonsignore, presidente dell’Ordine dei medici di Genova, l’infettivologo avrebbe “attaccato i colleghi che volevano informare i loro pazienti sui vantaggi e svantaggi della inoculazione definendoli cattivi maestri” e avrebbe “insultato i colleghi che in scienza e coscienza trattavano i loro pazienti con farmaci tradizionali (antinfiammatori, idrossiclorochina, cortisonici, eparina), poi rivelatesi estremamente efficaci, alla pari di stregoni esaltando allo stesso tempo le linee guida ministeriali (paracetamolo e vigile attesa) violando il principio che obbliga un medico a non farsi condizionare dalla burocrazia o da conflitti d’interesse”. Inoltre avrebbe “propagandato la sicurezza e l’efficacia di un farmaco tuttora in via di sperimentazione (BionTech-Pfizer e Moderna)“.
Bassetti aveva respinto fermamente tutte le accuse: “La cosa più grave è che parlano di un farmaco sperimentale dicendo che i vaccini a mRna sono stati da me propagandati dimenticandosi la letteratura scientifica che parla di 20 milioni di morti risparmiati grazie ai vaccini. Mai come oggi mi sento forte e convinto delle mie scelte”.
“Questo riconoscimento – conclude oggi l’infettivologo – rappresenta per me un passo importante nell’ambito delle iniziative che, alla luce della campagna diffamatoria quotidianamente perpetrata ai miei danni, ho deciso di intraprendere per tutelare il mio nome e ripristinare la mia professionalità”.