Quiliano. Confederazione Italiana Agricoltori di Savona in merito al progetto di realizzazione un rigassificatore galleggiante da collocarsi nella rada portuale di Savona – Vado Ligure, venuta a conoscenza da elaborati tecnici che è prevista l’installazione permanente di una stazione di controllo e rilancio in località Gagliardi, nella piana agricola di Valleggia del Comune di Quiliano, esprime perplessità su tale localizzazione.
Cia Savona segnala che la piana agricola di Valleggia del comune di Quiliano è una delle ultime piane costiere agricole della Liguria e che la realizzazione permanente di tali infrastrutture porterebbe ad un ampio consumo di terreno agricolo della piana stessa e delle sue attività agricole.
“Tale opera, inoltre, avrà bisogno di opere a terra importanti, come una nuova linea di gasdotto che attraverserà buona parte dei terreni agricoli del comune di Quiliano, introducendo nuovi vincoli che ne limiterebbero l’utilizzabilità agricola ed il valore complessivo” afferma il presidente provinciale Cia Savona Sandro Gagliolo.
La piana di Quiliano è nota in regione e anche fuori Liguria per patti di gemellaggio agricolo produttivi: Quiliano – Borgogna Maconnaise (comune di Chardonay) Francia, per la viticoltura; Quiliano – Costigliole Saluzzo (CN) per l’albicocca Valleggia; Quiliano – Ajdovscina Valle della Vipava (Slovenia) per la viticoltura.
“Sono presenti nell’area della piana quilianese numerose aziende agricole intensive che hanno investito ed ottenuto contributi mediante il Programma di Sviluppo Rurale PSR della Liguria. Ma soprattutto sono presenti coltivazioni di Albicocco varietà “Siccardi” (detta Valleggia ) presidio Slow Food da oltre 30 anni con caratteristiche genetiche uniche nel panorama frutticolo nazionale” aggiunge Gagliolo.
“Riteniamo che debba valere il principio del massimo risparmio del suolo agricolo e debba essere prioritario, per tali scopi, l’utilizzo di aree industriali dismesse presenti in zona. Questo orientamento all’utilizzo prioritario di siti produttivi dismessi è un principio consolidato nelle politiche economiche di tutte le amministrazioni pubbliche che devono realizzare infrastrutture da ormai molti anni”.
Cia Savona chiede che venga attuato nel progetto del rigassificatore e ha chiesto al presidente della Regione Toti di essere ascoltata e informata sul procedimento, cosa fino ad ora non accaduta nei passaggi istituzionali, dato che le associazioni agricole non sono state convocate e sentite in merito al progetto.
Non si è fatta attendere la risposta del governatore ligure: “Si potrà ragionare insieme. Abbiamo già predisposto un calendario di incontro tecnici con i Comuni, non solo i cinque interessati al tracciato, ma anche quelli limitrofi che comunque hanno interesse e diritto di conoscere il progetto. Abbiamo parlato a lungo con il Governo, in particolare con il ministro Pichetto Frattin e c’è sicuramente la volontà di accompagnare questo progetto con un piano di investimenti importante”.
“Noi siamo aperti al dialogo costante e alla corretta informazione con amministrazioni e aziende, insieme a Snam e al Rina“. Così il presidente della Regione Liguria e commissario straordinario di governo per il rigassificatore Giovanni Toti rispetto alla richiesta di incontro avanzata dalla Confederazione Agricoltori di Savona. La nave rigassificatrice, secondo l’istanza e il progetto di Snam presentato al Commissario, verrà posizionata nella seconda metà del 2026 nello specchio acqueo antistante Vado Ligure, a circa 4 chilometri dalla costa”.
“Voglio però ribadire oggi, una volta per tutte, una cosa chiara: chiunque abbia idee positive su come poter migliorare il progetto – ha proseguito Toti – è ascoltato con grande interesse. Chi invece pensi di fare melina o, peggio, di impedire un progetto di cui ha bisogno il Paese, dopo aver vissuto la più grave crisi energetica di questi anni, è sulla strada sbagliata. Questo progetto si farà, nei termini in cui è stato previsto dal ministero dell’Ambiente del governo Draghi e poi del governo Meloni, quindi due governi completamente diversi ma d’accordo su questo”.
“In riferimento, poi, alla posizione espressa dal circolo Pd di Quiliano, il presidente della Liguria ha concluso: “Se qualcuno pensa di utilizzare qualche pretesto per impedire la realizzazione del rigassificatore seguendo la solita sindrome dei No a tutto, francamente troverà poco ascolto” conclude il presidente Toti.