Quiliano.”Da un primo esame della documentazione disponibile emergono interferenze tra le opere e le installazioni e l’operatività di Sarpom che potrebbero dare luogo a diverse criticità“. Lo scrive Sarpom alle amministrazioni interessate dal progetto della nuova nave rigassificatrice al largo della costa di Savona e Vado e del gasdotto per il collegamento alla rete nazionale.
A sollevare perplessità sul progetto, quindi, anche Sarpom, gestore del deposito di petrolio che arriva a Quiliano da condutture sottomarine per poi essere mandato alla raffineria di Trecato tramite oleodotto. I dubbi emergono nel documento datato 24 agosto con cui il rappresentante dell’impresa Giuseppe Buonerba risponde alla Pec di richiesta di integrazioni (che scadeva il 26 agosto) inviata dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri a tutte le parti coinvolte.
“Sulla base della documentazione disponibile – scrive Buonerba – non è possibile valutare concretamente l’entità e l’impatto di tali interferenze ed eventuali altri impatti che la realizzazione delle Opere potrebbe avere sull’attività e sulle nostre operazioni. Sarà necessario prendere visione dei pareri che verranno forniti dalle Amministrazioni Competenti per gli aspetti inerenti la realizzazione delle nuove opere proposte da Snam, la sicurezza delle operazioni, la compatibilità delle stesse con le installazioni Sarpom già presenti sul territorio, le interferenze del progetto con le stesse ed all’operatività del nostro terminale costiero e degli oleodotti ad esso collegati”.
Sarpom evidenzia l’importanza economica della sua attività per il nord Italia: “Noi, come Snam, esercitiamo un servizio energetico di interesse pubblico e di pubblica utilità e gestiamo le infrastrutture strategiche secondo il Piano Energetico Nazionale e, pertanto, la realizzazione delle opere non potrà in alcun modo comportare interruzioni delle nostre attività tra cui quelle di discarica navi, di stoccaggio prodotto e di trasferimento dello stesso via oleodotto da e presso la raffineria di Trecate, di cui il terminale di Quiliano costituisce necessario e solo canale di rifornimento e dalla cui operatività dipende la possibilità di esercire l’impianto di raffineria e, conseguentemente, di rifornire di prodotti energetici l’area della Pianura Padana ed il Nord Ovest del paese, incluso l’aeroporto di Malpensa“.
“Ci riserviamo, pertanto, di effettuare i necessari approfondimenti a valle del rilascio dei pareri delle competenti amministrazioni e di esercitare ogni iniziativa a tutela degli interesse della scrivente, a valle di tali approfondimenti. Nel mentre preghiamo le amministrazioni in indirizzo e la proponente Snam di considerare quanto sin qui esposto”, hanno concluso.