Botta e risposta

Festival Alassio, furia Nieddu su Casella: “Nessun ruolo ombra, minoranza impreparata e senza idee”

Contro Casella, rincara la dose il sindaco Melgrati: "Se il Festival della Cultura lo avesse organizzato lui, probabilmente avremmo avuto una rassegna di film bulgari degli anni '50 e magari la proiezioni della corazzata Potëmkin"

Generico agosto 2023

Alassio. Prosegue il botta e risposta tra Barbara Nieddu, compagna del sindaco di Alassio Marco Melgrati, e il consigliere di minoranza della città del Muretto Jan Casella. 

Uno scontro recentemente approdato sui social, ma il cui innesco deriva da una seduta del consiglio comunale alassino, durante la quale Casella aveva espresso forti critiche all’amministrazione, sia sulla mancata sicurezza nella cittadina ligure, al centro di numerosi fatti di cronaca che (a detta del consigliere) “caratterizzano, in modo negativo l’estate” sia su un altro aspetto: “la povertà dell’offerta degli eventi e manifestazioni ad Alassio”, al punto da presentare un’interpellanza sui costi, ritenuti “eccessivi”, del Festival.

Casella, attraverso un post, ha avanzato il sospetto sul “ruolo ombra” di Nieddu, che faceva parte di una società che ha ottenuto l’assegnazione dell’organizzazione dello stesso Festival nel 2021 (con una relativa indagine da parte della guardia di finanza). 

Secca, a tal proposito, la replica della compagna del primo cittadino, che ha contattato la nostra redazione per rispondere al consigliere di opposizione: “Voglio smentire categoricamente il mio ruolo di ‘organizzatrice ombra’ – chiarisce Nieddu -. Quando scrivo, agisco per nome e conto del mio ruolo, di cittadina, di compagna e futura moglie del sindaco di Alassio. Il mio post non è stato offensivo nei confronti di nessuno, se poi la minoranza non è in grado di mettere in piedi delle critiche costruttive non ci possono fare nulla. Hanno delle idee? Sono liberi di dire quello che pensano, ma adesso è ora di finirla con questi attacchi strumentali che non portano a nulla di buono, soprattutto per l’immagine della nostra città”.

Nieddu, ripercorrendo la storia del Festival alassino oggetto della polemica con Casella, ricorda: “Dopo l’avviso di garanzia ricevuto lo scorso anno – racconta -, si è presentata una nuova agenzia, che però non aveva i contatti necessari. Così, in modo del tutto gratuito, ho messo a disposizione del Comune le mie conoscenze per far ottenere all’amministrazione il miglior risultato possibile. Se il Comune ha ottenuto soldi per le manifestazioni, è sicuramente anche grazie al mio lavoro quando ho avuto l’incarico. Insieme al sindaco, sono andata a spiegare il progetto al governatore Toti, che ci ha garantito il patrocinio e infatti oggi si vedono i frutti di quel lavoro. Grazie al Festival, che ha assunto una connotazione regionale, il nome della città di Alassio viene continuamente raccontato“.

Ma Nieddu, nella sua replica infuocata, va ancora più a fondo e tira fuori un altro dato su cui probabilmente non mancheranno le polemiche: “Puntano il dito contro un Festival che ha portato ad Alassio artisti di calibro nazionale e che sta dando grande visibilità a tutto il territorio – prosegue -, ma nessuno parla del portale Visit Alassio, rifatto diverse volte e i cui costi nell’ordine si sono aggirati tra i 150 e i 200 mila euro. E per cosa, poi? Per quel sito, che è stato rifatto mentre il sindaco era sospeso, sono stati spesi soldi inutili per anni. E non stiamo parlando di cifre esigue. Ci vuole del coraggio a criticare un Festival che dà visibilità e non lo sperpero di soldi per un sito la cui utilità e qualità è stata sotto agli occhi di tutti”.

A sostegno delle parole di Nieddu, ovviamente, è arrivato anche il commento del sindaco Melgrati: “Se il Festival della Cultura lo avesse organizzato Casella – dichiara il primo cittadino alassino a IVG -, probabilmente avremmo avuto una rassegna di film bulgari degli anni ’50 e magari la proiezioni della corazzata Potëmkin. Io credo che portare ad Alassio personaggi come Ricky Tognazzi, Simona Izzo e Laura Morante sia un gran risultato per l’immagine della città. Se il Festival ha avuto successo, e i numeri parlano da soli, è proprio grazie ai contatti di Barbara (compagna del sindaco, ndr)”.

Infine, Melgrati lancia una sfida in vista del prossimo consiglio comunale: “Sfido l’opposizione ad organizzare, con gli stessi soldi, un programma di livello, con nomi importanti come i nostri, penso a Neri Marcorè. Li sfido apertamente. Vengano in consiglio comunale e ci presentino la loro idea. Vediamo se oltre alle parole e agli attacchi strumentali la minoranza è in grado di produrre anche qualcosa di concreto e alternativo”.

 

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