Commento

Due euro per un piatto vuoto per una bimba, Toti: “Extra sbagliato, ma non facciamo di tutta l’erba un fascio”

Il governatore ligure interviene con un post su facebook commentando il caso dello scontrino dell’osteria finalese sollevato da Selvaggia Lucarelli: "Liguria regione aperta, torta di riso non finirà più”

toti scontrino

Finale Ligure. Si è trasformata in poche ore in una notizia virale – ripresa da diversi quotidiani nazionali – il caso sollevato questo pomeriggio dalla giornalista Selvaggia Lucarelli, che attraverso un post su facebook ha messo nel mirino uno scontrino fiscale rilasciato da un’osteria finalese. 

Il piatto vuoto (sullo scontrino alla voce “piattino condivisione”) chiesto da una famiglia al personale “dell’Osteria del cavolo” di Finalborgo per condividere un piatto di trofie al pesto tra madre e figlia, alla fine è risultato costare due euro. 

La Lucarelli ha pubblicato sul suo profilo facebook la foto dello scontrino, dove, ovviamente, si possono leggere tutti i dettagli della consumazione: “Liguria. Un piatto di trofie al pesto 18 euro, la mamma chiede un piattino per farne assaggiare un po’ anche alla bambina di tre anni che ha già mangiato. Sul conto le mettono due euro per il piattino. Tra l’altro avendole già messo sul conto il coperto”. 

Inutile dire che sotto al post della nota conduttrice si sono scatenati già migliaia di commenti (ironici e meno ironici). La nostra redazione ha provato a contattare i titolari dell’attività finalese, ma nessuno ha voluto rilasciare dichiarazioni ufficiali sull’episodio. 

Come detto, però, la notizia è diventata super virale su tutti i social, tanto da non essere sfuggita nemmeno al governatore ligure Giovanni Toti, che attraverso un post sul suo profilo facebook ha voluto dire la sua sulla storia denunciata dalla collega giornalista: “Questo è lo scontrino del ristorante ligure in cui vengono addebitati 2 euro per un piattino in più per condividere una porzione di trofie al pesto – ha scritto il governatore ligure -. Non voglio difendere il ristoratore perché ritengo quell’extra sbagliato, voglio difendere però i tanti ristoratori che ogni giorno lavorano seriamente in Liguria, offrendo un grande servizio a cittadini e turisti grazie alle nostre eccellenze enogastronomiche. Ristorazione che peraltro, oltre a offrire migliaia di posti di lavoro, continua a crescere in qualità, con tanti giovani chef in ascesa che negli ultimi anni si sono conquistati importanti riconoscimenti”.

Nel suo post, infine, Toti invita tutti a non fare di tutta l’erba un fascio “per qualche situazione spiacevole che succede qui come altrove. La Liguria chiusa e contro i turisti non esiste più: siamo una regione aperta e ospitale e i numeri lo dimostrano, essendo la meta più ambita dell’estate 2023 in Italia. E vogliamo continuare su questa strada. La torta di riso non finirà più!”.

Tra coperti, portate, bevande e “piattino condivisione”, il conto finale per la famiglia è stato di 55 euro e 50 centesimi. Non spetta a noi dare giudizi, ma sicuramente il post di Selvaggia Lucarelli ha messo sotto i riflettori dei giornali nazionali il nome dell’osteria finalese. “Non importa che se ne parli bene o male, l’importante è che se ne parli”. I titolari del locale finalese saranno d’accordo? Ad ogni modo, noi di IVG saremo sempre pronti a parlarne per dare spazio anche alla loro opinione. 

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