Il piano regionale

Grandi opere e trasporto pubblico in Consiglio regionale: ridurre la mobilità privata del 3%

È il documento strategico su infrastrutture, mobilità e trasporti

Generica

Liguria. Con 18 voti a favore (maggioranza) e 10 astenuti è stata approvata la Proposta di deliberazione 74: “Piano regionale integrato delle infrastrutture, della mobilità e dei trasporti (PRIIMT)”, che contiene anche il Rapporto Ambientale, della Sintesi non tecnica, del Documento di sintesi e della verifica di ottemperanza.

Il Piano Regionale Integrato delle Infrastrutture, della Mobilità sostenibile e dei Trasporti, (PRIIMT) è lo strumento strategico di indirizzo e coordinamento per la politica regionale sull’assetto delle infrastrutture, lo sviluppo sostenibile della mobilità e l’efficientamento del sistema del trasporto pubblico regionale e locale.

Gli obiettivi del Piano sono: potenziare le condizioni di accessibilità del territorio e di riassetto del sistema delle infrastrutture, realizzare una rete integrata ed efficiente di infrastrutture e servizi per la mobilità sostenibile di persone e di merci, efficientare i costi esterni del sistema dei servizi del trasporto pubblico regionale e locale, anche attraverso il riequilibrio e l’integrazione delle modalità di trasporto.

Il processo di formazione del Piano è iniziato dal 2020 e si è concluso in questo mese di luglio ottenendo anche il necessario riscontro positivo in termini di Vas (Valutazione ambientale strategica).

Il PRIIMT contiene le azioni che si realizzeranno in due fasi, entro il 2030 e oltre il 2030, che sono descritte da 29 linee di azione: le prime 16 azioni riguardano opere infrastrutturali, le rimanenti 13 sono interventi per gestire la domanda e l’offerta di mobilità, incentivare la sensibilizzazione delle persone rispetto all’adozione di modelli di mobilità più sostenibili, all’introduzione di nuove tecnologie per lo sviluppo dell’intermodalità.

Gli scenari di Piano contengono, nel complesso, 147 interventi infrastrutturali, 120 dei quali dispongono della quantificazione delle risorse necessarie per la loro realizzazione. Il fabbisogno economico per la realizzazione del PRIIMT ammonta a circa 19,6 miliardi di euro entro il 2030 e a 34,5 miliardi di euro oltre il 2030.

La voce più consistente riguarda le opere ferroviarie, quasi 12,7 miliardi di euro.. L’insieme di interventi apportati alla rete ferroviaria, di implementazione di nuove e di ammodernamento delle linee esistenti, insieme all’applicazione del servizio cadenzato previsto dal Piano di Bacino del TPL ferroviario regionale, comporteranno un incremento della quota modale per i passeggeri ferroviari, pari al 61% entro il 2030. Entro il 2030, inoltre, ci sarà un incremento della velocità di viaggio del 23%, con una conseguente riduzione dei tempi di viaggio (-25%). Per quanto concerne lo scenario di lungo periodo (oltre il 2030), la domanda di mobilità ferroviaria crescerà del 45%, con un incremento medio delle velocità di viaggio del 12% e una riduzione dei tempi di viaggio del 21%.

Per le opere autostradali sono previsti quasi 11,9 miliardi, altri 3,3 per le altre opere stradali. In ambito portuale gli investimenti superano i 4 miliardi. Altri 1,1 miliardi serviranno al trasporto pubblico locale, 187 milioni alla mobilità ciclabile, 20 milioni alle opere aeroportuali.

Trasporto pubblico su gomma. In entrambi gli orizzonti temporali del Piano (entro ed oltre il 2030) è previsto un incremento dei passeggeri del trasporto pubblico automobilistico: si assisterò ad una velocità di viaggio crescente (+4,9% nello scenario di lungo periodo) con variazioni in termini di tempi di viaggio e distanze complessive moderate (+4,9%), in entrambi gli orizzonti temporali. La crescita della domanda complessiva dei passeggeri del trasporto pubblico automobilistico è stimata del +0,9% nello scenario di medio-lungo periodo (entro il 2030) e del +1,6% nello scenario di lungo periodo (oltre il 2030). In tutti gli scenari simulati la concentrazione degli inquinanti atmosferici (ton/giorno) prodotti dal traffico veicolare diminuirà grazie al rinnovo del parco mezzi con la dismissione dei veicoli maggiormente inquinanti e il progressivo incremento degli standard “Euro 6”, e successivi, e grazie allo spostamento verso modalità più sostenibili (trasporto pubblico automobilistico o ferroviario) e la conseguente diminuzione della congestione.

L’assessore alle infrastrutture Giacomo Giampedrone ha replicato alle osservazioni manifestate dalla minoranza nel dibattito della seduta del mattino e ha ribadito la validità del Piano in quanto strumento di pianificazione in assestamento continuo e ha rilevato che, durante l’esame nella competente commissione consiliare, la maggior parte degli enti, istituzioni e associazioni consultati ha espresso parere favorevole al PRIIMT.

L’assessore ai trasporti Augusto Sartori ha sottolineato, fra gli obbiettivi del PRIIMT, la riduzione dei tempi di percorrenza del trasporto pubblico, in particolare quello su ferro, e l’abbassamento dell’età media dei convogli ribattendo, dunque, alle critiche espresse dalla minoranza nella seduta del mattino circa una scarsa attenzione del Piano alla mobilità sostenibile.

Ma quali sono i risultati attesi dall’attuazione del piano? Il documento prevede entro il 2030 un passaggio dello share di mobilità privata dal 76,3% al 73,22%, mentre la mobilità collettiva passerebbe dal 23,8% al 26,78%. Entro il 2030 ci si attende un incremento delle velocità medie del 14%, un calo del tempo perso medio sulla rete del 60%,un incremento della velocità media del 19%. Concentrandosi sul trasporto pubblico ferroviario, spiccano l’aumento del 61% del numero di viaggi e la riduzione del 25,1% dei tempi di spostamento con aumento del 23,6% della velocità del viaggio.

Vuoi leggere IVG.it senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.