Albenga. Il consigliere regionale Gianni Pastorino (Linea Condivisa) ha presentato un’interrogazione in cui ha chiesto alla giunta di sollecitare il Comune di Albenga, quale ente gestore della ZSC Gallinara e della Riserva Naturale Regionale, a provvedere con urgenza alla redazione dei Piani dell’Area Protetta e del Piano di gestione della Zona Speciale di Conservazione.
Il consigliere ha rilevato che la prevista ‘piscina natatoria temporanea’ sulla Gallinara sarebbe da realizzare tramite fondi Pnrr.
L’assessore al marketing e promozione territoriale Alessandro Piana ha ricordato che il Comune nel dicembre scorso ha presentato una bozza del piano di gestione della ZSC e della Riserva a cui, nel febbraio successivo, la Regione ha risposto chiedendo alcune integrazioni legate ai nuovi standard normativi nazionali.
L’assessore ha precisato che la sollecitazione della Regione circa l’aggiornamento non ha ancora avuto una risposta dal Comune di Albenga.
L’amministrazione comunale ha tuttavia precisato: “L’Isola Gallinara è un bene unico e siamo molto soddisfatti di essere riusciti a portare avanti progetti di valorizzazione che tengono conto dell’importanza che la stessa riveste dal punto di vista storico, archeologico, turistico e soprattutto naturalistico. Si tratta di piani realizzati in collaborazione con tutti gli enti sovracomunali preposti e che necessitano di un iter particolare che tenga conto di tutti gli aspetti necessari alla tutela dell’isola”.
“Dopo la presentazione della bozza del piano di gestione della ZSC e della Riserva, le società incaricate si sono già confrontate con la Regione per le integrazioni richieste. A breve sarà organizzato un incontro con le associazioni ambientaliste e gli stakeholder per la presentazione dei piani che successivamente saranno trasmessi al Consiglio provinciale e quindi di nuovo alla stessa Regione” concludono dal Comune albenganese, che in relazione al dibattito di oggi in aula ha voluto chiarire i passaggi sull’iter, anche normativo, in corso.
Il progetto di riqualificazione turistico-ambientale vede da parte dell’Unione Europea un finanziamento di 530mila euro, con l’obiettivo di creare un nuovo polo dell’outdoor marino, con al centro la stessa archeologia subacquea.
La “piscina natatoria temporanea”, progettata valorizzando la conformazione naturale dell’isola, è considerata una forte attrattiva per operatori e imprese, in connessione con le attività costiere legate allo sport e all’outdoor marini (per esempio vela, kayak, windsurf e kitesurf, snorkeling, diving, water trekking) che negli ultimi anni hanno fortemente rilanciato le presenze turistiche dell’area.
Ora, quindi, oltre alla trattativa di acquisto completo da parte dello Stato, si attendono le integrazioni gestionali e lo studio progettuale che vede coinvolta anche l’Università di Genova.