Savona. Il consigliere regionale Roberto Arboscello (Pd-Articolo Uno) ha presentato un’interrogazione, sottoscritta dai colleghi del gruppo, in cui ha chiesto alla giunta le azioni intraprese da Asl2 per definire la programmazione estiva del personale per le sale operatorie e per le sessioni straordinarie.
Il consigliere ha ricordato che a fine maggio è stato siglato un accordo sindacale per la riorganizzazione del personale per ridurre le liste di attesa e per i turni di pronta reperibilità, ma che non è ancora stata elaborata la programmazione del personale.
“L’obiettivo che questa giunta si era data per abbattere le liste d’attesa e diminuire la pressione sul personale sanitario non è stato raggiunto. Ad oggi non ci sono misure per ridurre le attese e per sostenere il personale che sta facendo i salti mortali per garantire una sanità efficiente. Lo dimostra anche la risposta dell’assessore Gratarola sulla programmazione straordinaria delle sale operatorie in Asl 2: l’accordo sindacale era stato siglato ad aprile, ma l’assessore fa sapere che è partito solo l’11 luglio il primo progetto per il Santa Corona di Pietra Ligure”.
“Così un piano che doveva coprire tutta l’estate inizia solo a metà del periodo. Una situazione inaudita. Inoltre se il primo programma parte a metà luglio quando partirà il secondo?”, si domanda il consigliere regionale del Partito Democratico Roberto Arboscello dopo la risposta in aula alla sua interrogazione sulla programmazione straordinaria delle sale operatorie in Asl 2.
“Che le cose non funzionano lo dimostra l’ennesimo caso di cronaca: una persona in attesa da due anni per un’operazione di ernia ombelicale è finita al pronto soccorso per un intervento in urgenza con gravi rischi per la salute. Questo è quello che una programmazione ben fatta avrebbe potuto e dovuto operare, ma ad oggi l’obiettivo non è stato raggiunto”, conclude Arboscello.
E sempre in tema di sanità savonese altra interrogazione sulle deroghe al Piano Socio Sanitario in Asl 2: “Rassicura sapere dall’assessore Gratarola che il Ministero, in fase interlocutoria, ha dichiarato che la chirurgia della mano di Savona è da ritenersi strutturata all’interno dell’offerta del territorio savonese. Un’annuncio di cui l’assessore si assume la responsabilità e che ci tranquillizza, ma che aspettiamo di vedere scritto nero su bianco prima di esultare. Se quanto dichiarato in aula venisse confermato, però, vorrebbe dire tutelare un fiore all’occhiello della Asl 2 e un’eccellenza del territorio e di tutta la Regione, che merita di essere valorizzata”, dichiara il consigliere regionale dopo la risposta in aula nella seduta odierna dell’Assemblea legislativa ligure.
“Stiamo aspettando ancora, però, il parere del Ministero sulle oltre sessanta deroghe richieste dalla Giunta al Piano socio sanitario. Un situazione che mostra una chiara mancanza di programmazione, perché chiedere un così elevato numero di deroghe a un Piano socio sanitario che dovrebbe essere basato sulla programmazione, dimostra tutta la debolezza e l’incapacità della Giunta di pianificare. Speriamo che dal Ministero arrivino le risposte necessarie e al più presto, visto che ormai da mesi è in possesso del Piano. Questo silenzio purtroppo preoccupa”, conclude Arboscello.