Fukuoka. Era il 25 giugno dello scorso anno a Budapest, sull’Isola Margherita, quando il Dragone chiudeva il mondiale record del nuoto artistico azzurro con la medaglia d’argento e quinta generale (due ori, un argento, due bronzi). Si trattava degli Highlight, le ragazze erano dieci e alcune di loro, dopo gli Europei di Roma 2022, hanno lasciato la Nazionale. Quasi tredici mesi dopo (387 giorni per l’esattezza) il Dragone torna a gareggiare in finale mondiale. A Fukuoka nell’impianto coperto Marine Masse A. Nel frattempo la routine è cambiata, ora è Acrobatic, le ragazze sono otto e il team è stato rinnovato del 50%.
Come riporta Federnuoto.it, nel preliminare di sabato le azzurre erano state none con 197.0900 punti, 113.0400 con gli elementi e 81.1000 per l’impressione artistica, subendo la penalità nel quinto elemento. In finale è andata anche peggio chiudendo al dodicesimo e ultimo posto con 177.3276 (82.7000 e 15.3000) con due base mark. Titolo alla Cina con 238.0033, argento agli Stati Uniti con Bill May in team che ottengono 232.4033 e bronzo al Giappone con 220.5867.
Il tema e le musiche delle azzurre sono rimasti gli stessi di un anno fa in Ungheria. Il resto è tutto nuovo. Le ragazze si muovono sulle note di Snap Rise of Evil Flags con la coreografia dello staff tecnico. Le note e le cuffie con le punte riportano alla memoria quella giornata eccezionale sulle sponde del Danubio, nella quale Giorgio Minisini e Lucrezia Ruggiero festeggiarono anche la seconda medaglia d’oro in coppia mixed.
È l’esercizio più spettacolare e coreografico con molte spinte e ampie transizioni e per questo anche molto difficile. “Rispetto a Budapest 2022 abbiamo dovuto adeguarlo alle nuove direttive – spiega il capitano Enrica Piccoli – e sono state aggiunte delle spinte e abbiamo cambiato la coreografia e la durata, che è diminuita di trenta secondi. In acqua ci eravamo già accorte di aver commesso un errore. Siamo amareggiate e ci dispiace. È stato un periodo molto tosto, di lavoro e cambiamenti e anche di imprevisti, come l’infortunio di Giorgio Minisini che faceva parte di questa routine. C’è stato un ricambio generazionale ed è fisiologico che serva ancora del tempo per assimilare tutto. Comunque siamo un gruppo veramente forte, fresco e pieno di giovani. Non si molla”.
Le quattro new entry sono Sophie Tabbiani, Sofia Mastroianni, Isotta Sportelli e Alessia Macchi. Insieme al capitano, le altre più esperte sono Francesca Zunino, Marta Iacoacci e Linda Cerruti, l’atleta più medagliata della storia del nuoto artistico italiana e forse mondiale. Ad allenarle e dirigerle sul piano vasca il direttore tecnico della Nazionale Patrizia Giallombardo e il tecnico responsabile degli esercizi di squadra Roberta Farinelli.
Susanna Pedotti, la diciottenne che ha debuttato a Fukuoka con il quinto posto mondiale nel singolo tecnico, non concede il bis nel libero e si ferma al ventunesimo posto del preliminare con 122.6167 (37.0167 per gli elementi e 85.6000 per l’impressione artistica) e un po’ di amaro in bocca.