Fukuoka. L’Italia del nuoto artistico saluta Fukuoka con il sesto posto nel team free e si congeda dal mondiale giapponese con due medaglie d’argento che valgono oro (nelle routine tecniche di duo e squadra). Terminata la gara, comincia la festa per Francesca Zunino che giovedì sera ha ricevuto online la proclamazione per la laurea in Scienze Motorie.
Linda Cerruti, Sofia Mastroianni, Lucrezia Ruggiero, Francesca Zunino, Giulia Vernice, Marta Iacoacci, Isotta Sportelli ed Enrica Piccoli totalizzano 244.1174 punti, di cui 128.4674 per gli elementi e 115.6500 per l’impressione artistica. Vincono le cinesi che risplendono con 329.1687 punti.
Come riporta Federnuoto.it, le azzurre propongono “Inclusion” sulla composizione musicale “Waterbird” di Antongiulio Frulio e con la coreografia di Anastasia Ermakova, 40enne pluricampionessa olimpica, che in carriera ha vinto 4 ori ai Giochi Olimpici, 9 medaglie d’oro mondiali e 8 europee. Anche questo, come la maggior parte degli esercizi, è stato completamente rivisitato.
“La routine è tutta nuova – spiega il capitano Enrica Piccoli -. L’abbiamo modificato ripetutamente nel corso dei mesi; tra gli European Games e il Mondiale abbiamo cambiato leggermente anche la musica con un adattamento ulteriore. Adesso la parte fondamentale sono gli ibridi e le spinte”.
Rispetto al preliminare è andata un po’ meglio, è evidente che è soltanto questione di tempo per allenarlo e assimilarlo al meglio ed eliminare le sbavature che sono costate due base-mark. “Siamo abbastanza soddisfatte – commenta Enrica Piccoli, che del Giappone conserva anche il ricordo del quinto posto alle Olimpiadi di Tokyo – Rispetto alle eliminatorie è andata molto meglio. Abbiamo commesso meno errori e le penalità saranno motivo di analisi nella prossima riunione. Dobbiamo certamente migliorare nella costruzione del prossimo esercizio. Il bilancio di questo mondiale è sicuramente positivo. Possiamo fare anche delle considerazioni su quello che ci sarà da migliorare il prossimo anno, però diciamo che possiamo darci un voto positivo. Ci siamo fatte valere davanti a nazioni di grandissimo spessore”.
Soltanto quattro giorni fa, martedì 18 luglio, ci hanno sorpresi e commossi, con l’argento tecnico; tre di loro, Cerruti, Iacoacci e Piccoli, erano già nel team tecnico di bronzo e nel libero quinto al mondiale di Budapest 2022; loro tre più Zunino, che era riserva nel tech e titolare nel free, facevano parte anche della squadra del bis d’argento agli Europei di Roma 2022. Due giorni prima c’era stato l’exploit con Linda Cerruti e Lucrezia Ruggiero che facevano “saltare il banco” con l’argento storico nel tecnico. Un avvio da dieci e lode per questa Nazionale 4.0, con tante giovani esordienti, che guarda al futuro, che dopo la tripletta agli European Games (2 argenti e un bronzo) a giugno in Polonia compie un altro passo avanti e getta le basi per il lavoro della prossima stagione.
Per Francesca Zunino, 23 anni di Savona, allenata da Benedetta Parisella per Fiamme Oro e Rari Nantes Savona, Fukuoka 2023 sarà indimenticabile. Insieme all’argento nel team tecnico, la laurea in Scienze Motorie con 103. Giovedì sera alle 23.30, quando in Italia erano le 16.30, ha partecipato alla proclamazione dalla sua camera in hotel con tutte le compagne intorno, in pigiama loro e in completo rosso lei. “Con la triennale – spiega Francesca, tre argenti agli Europei di Roma 2022 con squadra, combo e highlight e due argenti e un bronzo agli European Games di giugno con squadra tecnica, libera e col team acrobatico – hai la possibilità di consegnare la tesi al professore, poi la commissione si riunisce, te la corregge e assegna il voto. Venti giorni fa mi è arrivata la mail di conferma con il voto della tesi, ma la proclamazione ufficiale c’è stata ieri sera. Il tema della tesi è il benessere psicofisico dell’atleta di nuoto artistico legato alla nutrizione. Ho cercato di far vedere come i disturbi alimentari siano abbastanza comuni in questo ambiente, dove si tende ad elogiare il corpo longilineo, secco, a volte troppo magro, e di come quanto questo influisca sullo stato emotivo dell’atleta. Ho dedicato la prima parte alla spiegazione di questa disciplina, fase in acqua e fuori dall’acqua: poi ho usato me stessa con i risultati dei test che mi ha assegnato la nutrizionista della Nazionale nell’ultimo anno. Ho esaminato queste BIA (test con tecniche non invasive di valutazione della composizione corporea e di distribuzione dei fluidi corporei) ed ho mostrato come il corpo cambia in una stagione agonistica e con lui lo stato mentale a seconda del peso, del grasso corporeo, eccetera”.
Per i progetti futuri c’è ancora tempo. “Ho iniziato a studiare Scienze Motorie perché mi piaceva fare osteopatia – continua la dottoressa Zunino – che però prevede l’obbligo di frequenza e io con l’impegno sportivo non riuscivo a conciliare le due cose. Ho trovato allora un escamotage, perché facendo la triennale tramite la Pegaso ho la possibilità di studiare osteopatia in cinque anni in part time. Allora ho deciso di prendere la laurea in Scienze Motorie e poi verifdicare se cambiano i miei interessi”.