Ufficiale

Il nuovo rigassificatore sarà a Vado Ligure, Toti: “Confronto con i sindaci per le opere compensative”

L'annuncio del presidente e commissario straordinario: "Sarà installato nel secondo semestre del 2026". Altare, Carcare, Cairo Montenotte e Quiliano gli altri comuni savonesi interessati dal progetto

rigassificatore toti

Liguria. Dopo giorni di dibattito e polemiche, e dopo il via libera di ieri al Dl sui rigassificatori nell’ambito della politica energetica nazionale, oggi l’annuncio ufficiale del presidente della Regione Liguria Giovanni Toti: sarà il bacino portuale di Vado Ligure ad ospitare il nuovo impianto.

Un annuncio che ariva al termine dell’incontro odierno con i vertici di Snam che hanno presentato il progetto con l’istanza per il posizionamento della nave offshore, a 4 chilometri dalla costa nello specchio acqueo, già interdetto alla navigazione, antistante il Comune di Vado Ligure, al confine con Quiliano e Savona.

Snam ha già presentato un’istanza che di fatto sancisce l’inizio del percorso amministrativo, che durerà al massimo 200 giorni. Il commissario straordinario, lo stesso governatore ligure, rilascerà il permesso definitivo di installare la nuova unità di rigassificazione avvalendosi della struttura commissariale, a cominciare dall’Autorità portuale, i vigli del fuoco e la Capitaneria di porto.

Oggi stesso il commissario Toti ha dato infatti avvio alla costituzione della struttura commissariale: saranno coinvolte la Direzione Centrale Organizzazione, il Dipartimento sviluppo economico – servizio energia, la Vice Direzione Generale Affari Istituzionali, il Dipartimento Ambiente e Protezione civile, la Vice Direzione Generale Infrastrutture e Trasporti e Arpal, con l’assegnazione di personale dedicato. Sul sito di Regione Liguria verrà creata una sezione ad hoc per la struttura commissariale, su cui verrà pubblicato integralmente il progetto.

Sarà poi la Conferenza dei servizi che analizzerà tutta la progettazione per poi rilasciare l’autorizzazione finale.

“La disponibilità della Liguria ad ospitare una nave rigassificatrice con il progetto presentato oggi da Snam – ha spiegato il commissario Toti – si inserisce nel piano energetico nazionale di cui il Paese si è dotato per rispondere a emergenze energetiche come quella recentemente vissuta da famiglie e imprese italiane: con questa nave diamo all’Italia una nuova risorsa di approvvigionamento e alla Liguria un’infrastruttura strategica, sicura e con un impatto visivo ed ambientale pari a zero. È un’operazione di solidarietà nazionale, di collaborazione tra Stato e Regioni, che contribuirà alla sicurezza energetica dell’Italia e porterà gratificazioni anche ai comuni che ospiteranno questa infrastruttura con opere compensative sul territorio”.

“E’ già stata indetta una riunione con il ministro Gilberto Pichetto Fratin con cui approfondiremo ulteriormente il percorso tecnico e procedurale – ha affermato Toti -. Con l’istanza presentata si avvia l’iter ufficiale per il posizionamento della nave. È quella che oggi staziona a Piombino, con l’arrivo nel comprensorio savonese nel secondo semestre 2026, secondo quanto indicato dal piano nazionale e dai relativi accordi regionale e con lo stesso Comune toscano”.

Nelle prossime ore apriremo il confronto con i sindaci, un tavolo che servirà per discutere le opere compensative rispetto alla nuova installazione, previste per legge in caso di posizionamento di opere strategiche nazionali. Metteremo insieme un pacchetto di richieste, ancora molte inevase, per arrivare a un accordo su quelle infrastrutture necessarie al territorio” aggiunge ancora il presidente e commissario Toti, che ha ribadito come il nuovo impianto sia una occasione importante per tutta la Liguria, un’opera strategica per il Nord Ovest.

“L’impianto avrà tecnologie già ampiamente utilizzate e a bassissimo rischio” ha concluso Toti.

Secondo quanto previsto dal progetto, saranno diversi i comuni savonesi interessati dal passaggio del gasdotto, che avrà una profondità di un paio di metri e sarà a largo della costa: Vado Ligure, Carcare, Altare, Cairo Montenotte e Quiliano.  Una volta agganciata alla boa, il gas confluirà attraverso una condotta sottomarina fino alla costa e poi attraverso una condotta sotterranea attraverso i comuni di Carcare e Altare fino all’allaccio alla rete nazionale, a Cairo Montenotte. Soddisferà il 7% del fabbisogno di gas nazionale per 17 anni.

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