Vado Ligure. Finalmente dopo un lungo e complesso iter autorizzativo il progetto per ampliare e ammodernare l’impianto di trattamento meccanico biologico della discarica del Boscaccio a Vado Ligure è realtà: la Regione si è espressa in maniera favorevole, così la società Ecosavona ha già avviato i lavori propedeutici nel sito industriale, che si occupa anche di produzione di energia elettrica tramite una centrale di produzione alimentata a biogas (dal 1997 ad oggi).
Alla luce del continuo maggiore accumulo di materiali, l’ampliamento dell’hub vadese era considerato una urgenza operativa per il territorio savonese e non solo, nonché parte integrante in vista della realizzazione di un vero ciclo dei rifiuti, secondo quanto indicato dallo stesso piano provinciale sul settore igiene ambientale e urbana.
Dunque uno dei progetti attesi nel savonese nell’ambito del ciclo dei rifiuti si concretizza, garantendo una nuova e maggiore capienza strutturale generata dall’intervento di potenziamento.
L’assessore Giacomo Giampedrone aveva a suo tempo illustrato il percorso sulla richiesta di ampliamento della discarica presentata dal gestore: risolti alcuni aspetti tecnici che avevano rallentato l’iter amministrativo, si è poi arrivati alla procedura di Provvedimento Autorizzativo Unico regionale e al via libera definitivo previsto dalla normativa in vigore, con il conseguente appalto dei lavori da parte di Ecosavona, che ha velocizzato al massimo le tempistiche.
Grazie al potenziamento il sito permetterà alla Liguria di scongiurare l’emergenza rifiuti, in quanto verrà realizzata una prima vasca che raccorderà temporalmente il vecchio invaso con il nuovo in costruzione. L’hub di Vado Ligure ha infatti valenza regionale e accoglie i rifiuti urbani indifferenziati della provincia di Savona, Imperia e della città metropolitana di Genova: l’ampliamento consentirà di rispettare il principio di prossimità nel conferimento in discarica, che resta nel territorio ligure, oltre a garantire un minor impatto per l’ambiente.
Inoltre, permetterà ai cittadini liguri di non disperdere il valore dell’Ecotassa (che rientra nella Tari) in altre regioni: un progetto, quindi, che assicurerà una serie di vantaggi per la comunità.
Sul fronte della progettazione esecutiva si andrà ad intervenire su un’area a valle dell’attuale sito, con una significativa capienza di 748 mila metri cubi. Il termine dei lavori per la realizzazione del nuovo invaso è fissato per dopo l’estate 2023.
Flavio Raimondo, amministrare delegato della società Ecosavona, definisce la costruzione del nuovo invaso “come un’opera di ingegneria complessa e strategica per le funzionalità della discarica vadese, un vanto per le aziende liguri coinvolte nei lavori e per lo stesso territorio savonese”.
Tra gli interventi complementari indicati dal layout progettuale (che prevede anche una seconda fase di ampliamento): una nuova viabilità di accesso, lo spostamento di una parte della linea elettrica aerea, la sistemazione dell’alveo di rio Mulini (che attraversa l’area individuata per l’ampliamento) e gli interventi propedeutici al corretto accumulo dei rifiuti.