Altare. Una lettera aperta e frontale, indirizzata al sindaco di Altare Roberto Briano e a tutti i consiglieri di maggioranza: arriva da Rita Scotti consigliere comunale indipendente, che aveva tolto l’appoggio al primo cittadino non senza polemiche.
Per l’ex capogruppo della lista che aveva sostenuto lo stesso Briano alle ultime elezioni: “Nonostante le rassicurazioni e i tentativi di portare avanti questa amministrazione è chiaro che ci troviamo di fronte ad una situazione di conflitto, disappunto, disagio ed insofferenza della cittadinanza che non si erano mai viste prima” afferma Rita Scotti nella sua missiva.
“Quello della ex Savam e della viabilità interdetta è sicuramente il problema maggiore, ma non è certo il solo, anzi sembra che tutto volga al peggio. In Consiglio comunale non si riescono ad avere risposte serie ed attendibili per nessuna questione, ma solo affermazioni routinarie dettate dalla volontà di non mollare, ad ogni costo, mettendo in campo reti di protezione in difesa di un’azione amministrativa che è diventata indifendibile per chiunque”.
“L’incapacità di risolvere i problemi è oggettiva ed immutabile, sotto gli occhi di tutti. Tutto, o quasi, ruota intorno ad una piccola realtà funzionante, quella del Museo del Vetro, che tuttavia non porta un grande beneficio diretto agli altaresi. Tutto ciò che sta al contorno, invece, versa nel più totale disastro”.
“Quelle associazioni o quei pochi privati che ancora cercano di fare qualcosa al di fuori delle mura di Villa Rosa sono osteggiati da un’amministrazione che pare essere più un nemico che un alleato” aggiunge ancora la consigliere comunale altarese.
“Un osservatore attento ed imparziale non può che ammettere che non è possibile andare avanti così per altri quattro anni: sarebbe irresponsabile far prevalere il proprio interesse partitico e personale su quello di una intera comunità. Gli elettori hanno votato da poco, ma un’analisi politica consente di dire che il risultato elettorale fu tutt’altro che ampio e quanto è successo in questi mesi ha mutato radicalmente le condizioni”.
“Troppe volte si è data la responsabilità all’opposizione, in primis a me, ed a quei cittadini che hanno denunciato la caduta libera del paese di “mettere” in cattiva luce il nostro territorio. Ma cercare il terzo responsabile è un gioco vecchio, di una vecchia politica, che incanta solo alcuni”.
E nel merito della lettera la richiesta, non certo velata, di fare un passo indietro in relazione all’attuale situazione politico-amministrativa: “Non voglio gettare fango, anzi voglio credere nel senso morale e civico delle persone di questa amministrazione, quindi il mio ruolo di rappresentante politico mi impone di assumermi la responsabilità di chiedere al sindaco Roberto Briano ed a tutta la maggioranza che lo sostiene di mettere in secondo piano gli egoismi personali e restituire la libertà ai cittadini consentendogli di rinnovare anzitempo la scelta su chi debba guidare una qualche risalita, che sarà faticosissima, per rimettere all’onore del mondo il paese di Altare”.
“Non sarebbe uno smacco, ma un gesto apprezzabile, da parte di chi sostiene di amare veramente questo paese, ormai allo stremo, perché meritiamo di rialzare la testa e riallacciare i fili della nostra storia come paese nobile e dignitoso”.
“Del resto se, come pare intendersi, questa maggioranza ritiene di aver operato bene, non avrebbe nulla da temere: certamente i suoi meriti gli saranno riconosciuti e verrà nuovamente premiata dagli elettori”.
Sono consapevole che queste affermazioni provocheranno una levata di scudi e che la “legge” consente all’attuale amministrazione di tirare a campare. Ma a che prezzo per tutti noi cittadini?” conclude.